Nella giornata in cui viene ufficializzato il nuovo mister giunge notizia dell'avviso di garanzia recapitato all'attaccante in procinto di lasciare il Sassuolo Luis Landini, per presunte telefonate a Gianni Califano, uno degli indagati della "prima ora" a cui era stato messo il telefonino sotto controllo. Sarebbe anche stata perquisita l'abitazione del calciatore, senza esiti di rilievo. In particolare nel mirino è finita una conversazione prima di Sassuolo - Ivrea, in cui Landini avrebbe detto che i neroverdi dovevano vincere a tutti i costi, ma che poi terminò 1-0 in favore dei piemontesi. Il Sassuolo, come del resto Landini, è tranquillo. Non c'è stata infatti nessuna perquisizione nella sede della società neroverde, anzi è stato lo stesso staff dirigenziale del Sassuolo a chiamare la Lega e la Federcalcio per avere lumi e per sapere se la società fosse finita sotto inchiesta: «Abbiamo ricevuto rassicurazioni in tal senso a tutti i livelli - spiega l'avvocato Antonio Pifferi - siamo quindi tranquilli, ci auguriamo che tutto si chiuda al più presto». Ora non resta che attendere gli sviluppi che, di certo, non mancheranno. La società è serena, ma anche il giocatore dice di essere tranquillissimo. E' ovvio che questa bufera dia parecchio fastidio al Sassuolo, anche soltanto per questioni di immagine. L'attaccante in forza al Sassuolo ha una gran voglia di essere ascoltato dalla giustizia (sportiva e ordinaria) per chiudere questa brutta parentesi: «Non vedo l'ora di chiarire tutto questo equivoco, a me questa situazione non piace proprio… Tra l'altro non gioco mai, nemmeno la schedina, e non ho fatto proprio nulla. Ripeto, ho solo detto a Califano che dovevamo vincere a tutti i costi con l'Ivrea per avere la matematica certezza di giocare i play out, e tra l'altro abbiamo pure perso. Spero che gli inquirenti abbiano la registrazione della telefonata, perché non ho proprio nulla da temere». Landini non è stato ancora convocato, ieri si è comunque presentato in sede e nei prossimi giorni vedrà anche i dirigenti neroverdi: «Vorrei chiarire anche con i dirigenti del Sassuolo, perché questa situazione è davvero spiacevole. Lo scorso anno ho disputato una cattiva stagione, ma non sono un delinquente e sono certo di uscire pulitissimo da questa storia. Non rientro nei piani della società, sono anche disposto a essere ceduto come ho detto anche ai dirigenti, ma ora spero che finisca presto questa situazione».

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