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venerdì 27 maggio 2022

01/10/2004 - Ostacolo Sanremese: parola a Morini e all'ex diesse neroverde Varini. Niente Viterbese per Ardenghi

Remo Morini

PAROLA A REMO MORINI - Se al Ricci, durante le partite casalinghe, si assiste a partite in cui ci sono più cartelloni pubblicitari che tifosi, il merito è soprattutto dello storico dirigente neroverde Remo Morini, che sta facendo un gran lavoro nell'area delle sponsorizzazioni. Anche lui si sta godendo questo inizio di stagione, anche se ci tiene a smorzare gli entusiasmi e a predicare umiltà: «Restiamo bassi, è ancora prestissimo per parlare. Siamo partiti bene, la squadra sembra buona, ma per tirare le somme è davvero troppo presto e quindi lasciamo tempo al tempo. Certo è che questi buoni risultati ripagano i dirigenti del Sassuolo da anni di vacche magre. Penso ai Sassi, ai Silvestrini, ai Borghi, ai Rossi e anche a Sergio Squinzi, che è contento e che venerdì sera incontrerà la squadra approfittando della presenza a Sassuolo in occasione del Cersaie. Tutti loro meritano qualche soddisfazione. Domenica prossima, però, dovremo fare attenzione alla Sanremese che è squadra migliore di quanto dica la graduatoria. Tra l'altro ritroveremo l'ex attaccante Matteo Pelatti e anche Massimo Varini, che come direttore sportivo ha costruito la squadra ligure»

OSTACOLO SANREMESE - Anche se in queste 3 partite hanno messo a segno solamente un gol (con l'ex Sassuolo Matteo Pelatti), i liguri sono squadra da non sottovalutare e con potenziale. Va detto anche che il Sassuolo domenica scorsa ha ottenuto un pareggio all'ultimo respiro contro il Palazzolo, risultato ormai insperato, e questo dimostra che i neroverdi hanno ancora ampi margini di miglioramento. Inoltre, l'attuale rosa non ha ancora avuto modo di esprimersi al completo (sia di uomini che di condizione generale). A tutto questo va ad aggiungersi il digiuno di reti di bomber Federici, fin qui ancora a secco. Fa bene il tecnico Brucato ad insistere e puntare su di lui per dargli fiducia. Il gol prima o poi arriverà e si spera sia il primo di una lunga serie. Una buonissima notizia è il recupero completo, dopo una lunga serie di problemi fisici che parte dalla scorsa stagione, di un giocatore come Lo Pinto, che nei 26' giocati nelle ultime 2 partite, ha comunque dimostrato tutto il suo valore e l'enorme utilità all'interno dei meccanismi di squadra. La partita contro la Sanremese sarà dunque un ulteriore esame per "misurare" questo Sassuolo, in vista di due trasferte consecutive contro Casale e Biellese

Massimo Varini

PARLA L'EX D.S. VARINI - Si toglie qualche sassolino dalle scarpe Massimo Varini, oggi direttore sportivo della Sanremese, ma che in passato ha ricoperto il medesimo ruolo al Sassuolo: «Sono stato io ad andare via perché ero stanco di quell'ambiente, sempre pronto a gettare benzina sul fuoco. Con l'attuale dirigenza ho ottimi rapporti, mi sento spesso con il segretario Esposito e sono molto amico di Bonato. Ma sottolineo con l'attuale dirigenza, perché con quella vecchia, e in particolare con un certo personaggio che allora guidava la società - è chiaro il riferimento a Baldelli, ndr - preferisco non aver nessun rapporto. Per fortuna del Sassuolo quella persona non c'è più. Vedrete che senza di lui il Sassuolo farà un grande campionato».

MERCATO - Non si concretizzerà il trasferimento di Paolo Ardenghi alla Viterbese, i Laziali hanno deciso di non tesserare il difensore neroverde, che per ora resta agli ordini di mister Brucato. 

AMICHEVOLE - Il 29 settembre il Sassuolo avrebbe dovuto disputare una gara amichevole a Serramazzoni contro la squadra locale, impegnata nel campionato di Promozione, impegno che però è saltato.

martedì 1 dicembre 2020

27/07/2004 - Definiti alcuni ruoli in società, parla Baldelli. Ruopolo, Montipò e Tedeschi non verranno riconfermati

Il presidente Rossi
La cosa certa, all'interno della società neroverde, è che ci sia grande unità di intenti e competenze ben chiare e definite. Nessuno intralcia il lavoro degli altri. Lo stesso Carlo Rossi, oltre a ricoprire la carica di presidente, si occupa anche del settore giovanile. Borghi ricopre invece la carica di amministratore delegato, e lavora al fianco di un Silvestrini che gestisce prevalentemente la parte tecnica. Bonato, come sappiamo è direttore generale e direttore sportivo. Sassi ricoprirà sempre il ruolo di vicepresidente mentre Castelli dovrebbe rimanere in società ma solo come possessore di quote. Remo Morini, un uomo che vale oro quanto pesa per il suo costante impegno nel reperire aiuti che vanno a rimpinguare le casse del Sassuolo. Accompagnatore ufficiale della prima squadra, presente nei momenti belli ma soprattutto nei momenti difficili. Contare le ore che Morini dedica alla squadra della sua città è impossibile ma sta di fatto che lui c'è ed è sempre disponibile. 

L'ex presidente neroverde
Rudy Baldelli oggi ricopre il ruolo di Consigliere per la Lega di Serie C: «Le difficoltà più grandi alla guida del club sono state quelle di non aver mai avuto un vero aiuto dall'Amministrazione Comunale. Mi auguro solo che le cose siano cambiate e che questo Sassuolo abbia la massima collaborazione. Addirittura il primo anno mi fu suggerito di giocare con le maglie con la pubblicità di “Ceramiche di Sassuolo" e per questo ricevere una somma importante cosa che poi non successe e non mi fu dato una lira. In sostanza in sette anni sono riuscito a racimolare una somma che l'attuale dirigenza ora prende in un anno solo». Baldelli dice la sua in merito ai numerosi contratti biennali stipulati lo scorso anno: «Dopo il ripescaggio io mi sono presentato nel ritiro di Carpineti e Balugani mi ha presentato cinque giocatori che io non avevo mai visto con la preghiera di sottoscrivere contratti biennali in quanto si trattava di giocatori fondamentali. Non sto poi qui a dire quanta fatica ho fatto per convincere Lo Pinto a venire a Sassuolo perché l'ex allenatore lo voleva assolutamente. La società aveva dato mandato a Balugani di ingaggiare quei giocatori». Capitolo mercato - Per scelta unanime della società i seguenti giocatori non saranno riconfermati per la prossima stagione: si tratta di Andrea Tedeschi e Luca Ruopolo; leggermente diversa la posizione di Manuel Montipò, per il quale la società ha promesso la conferma solo se non troverà altre destinazioni. Nel frattempo la squadra è partita alle 8:00 di ieri per Polinago, sede del ritiro estivo precampionato, dove rimarranno fino all'8 agosto. In precedenza Brucato aveva avuto modo di testare la squadra al Ricci (fermi ai box per piccoli problemi fisici solamente Vianello, Gilioli, Piccioni e Lo Pinto, problema al polpaccio per quest'ultimo). Infine una dichiarazione curiosa del presidente Rossi relativa ad alcune dichiarazioni del patron Giorgio Squinzi alla Cena di presentazione: 
«Il dottore ha detto che vuole la C1... Sarà stata una battuta a livello di cena sociale ma Squinzi l'ha effettivamente chiesta. A mio parere se riusciamo a fare bene penso che alla scadenza dei tre anni ci potrebbe essere un rinnovo della sponsorizzazione».

lunedì 30 novembre 2020

22/07/2004 - Presentazione alla stampa della squadra e del nuovo allenatore Giuseppe Brucato. Il 26 si parte per il ritiro

La squadra
Nella serata di oggi è andato in scena un ritrovo con cena presso la Salvarola, occasione per presentare alla stampa la nuova squadra e l'allenatore Giuseppe Brucato, che prenderanno parte alla stagione sportiva 2004/2005 nel campionato di Serie C2 con ambizioni diverse a quelle degli anni scorsi. 
L'occasione è stata propizia anche per conoscere meglio l'allenatore piemontese chiamato a guidare la stagione neroverde: «Sono pronto per questa avventura - attacca Brucato - dopo due anni molto belli passati alla guida della Biellese avevo bisogno di nuovi stimoli, la piazza di Sassuolo me li può dare. Ci sono giocatori che hanno la fame giusta e una società il cui progetto si sposa bene con le mie idee. Cercherò di far giocare bene la squadra, questa è la mia idea di calcio, i risultati dovranno arrivare attraverso il gioco ma sapremo anche fare di necessità virtù»Brucato fotografa anche i nuovi arrivi, i tanti volti nuovi che si sono intravisti in questo evento: «Li conosco quasi tutti e sono di mio gradimento, è un buon mix di giovani e di esperti. Come modulo di gioco faremo a quattro in difesa, per il resto vedremo in base alle caratteristiche dei giocatori»Il presidente Carlo Rossi ha salutato i nuovi arrivi e i confermati, auspicando una stagione brillante, presenti anche alcuni dirigenti: Silvestrini, Pifferi, Morini e Castelli, assenti giustificati Sassi e BorghiLunedì 26 la partenza per il ritiro di Polinago, che si chiuderà l'8 agosto. 4 le amichevoli già organizzate dal Sassuolo: domenica 1 agosto contro una rappresentativa della Montagna a Polinago (ore 17:00); mercoledì 4 alle 17:00 a Fiumalbo sfida al Crevalcore, domenica 8 e mercoledì 11 al Ricci le partite contro Equipe Romagna (ore 17:00) e quella tanto attesa col Modena (20:30). Il Sassuolo nel ritiro di Polinago sarà ospitato all'hotel Prato Verde, l'unico atleta che si aggregherà direttamente in ritiro è Marco Vianello che si sta rimettendo da un infortunio patito al termine della scorsa stagione. Queste le parole dei due acuisti che daranno la giusta dose di esperienza ad un gruppo molto giovane, Pensalfini e Piccioni. «Sono felice di essere qui. Sono un centrocampista centrale - queste le prime parole da neroverde di Filippo Pensalfini - ma all'occorrenza posso cambiare posizione. A prima vista mi sembra un bel gruppo. L'obiettivo di questa stagione? Speriamo di fare un bel campionato e di toglierci magari qualche soddisfazione. Ho 27 anni e non ho mai vinto un campionato: quello resta il sogno della mia carriera»Ottimista e sorridente anche Marco Piccioni: «Sono contentissimo di essere arrivato al Sassuolo - spiega il difensore, anch'egli con un recentissimo passato in Brianza - una società seria e a posto, con una gran voglia di fare bene. Perché ho scelto a Sassuolo? Conosco bene Bonato e se ho firmato un biennale è perché qui c'è un progetto serio e concreto. Ho conosciuto alcuni dei dirigenti e l'impressione che ne ho avuto è ottima, mi sembra ci sia il clima ideale per lavorare bene. Il mio ruolo? Sono un difensore centrale, in una difesa a tre posso coprire indifferentemente ogni posizione, ma mi trovo a mio agio anche in una difesa a 4 o a 5». Lauro Silvestrini spiega la scelta dell'allenatore: «Abbiamo valutato la sua giovane età, la sua esperienza e la buona conoscenza della categoria». Inoltre rivela un retroscena interessante collegandosi agli obiettivi stagionali: «Onestamente debbo dire che noi abbiamo stabilito un premio per quanto riguarda i play off, ciò dimostra che siamo convinti di aver operato bene grazie anche al lavoro del nostro direttore sportivo Bonato, che è stato in grado di trovare alcuni giovani interessanti che abbiamo ingaggiato in comproprietà».

domenica 29 novembre 2020

13/07/2004 - Giuseppe Brucato è il nuovo allenatore del Sassuolo

E' finita l'attesa, ora il Sassuolo ha una nuova guida tecnica: il successore di Bergodi è l'ex tecnico della Biellese Giuseppe Brucato. Dopo una carriera finora tutta spesa in Piemonte, sia da atleta che da tecnico, ora si metterà alla prova in terra emiliana. Queste le sue prime parole da tecnico neroverde: «Avevo bisogno di stimoli, a Sassuolo penso proprio di trovarne di importanti. Il progetto è interessante e sposa in pieno la mia filosofia, la società è solida e ha voglia di riscattare alcune stagioni senza risultati particolarmente buoni. La squadra che sta nascendo potrà darci soddisfazioni». In merito alle sue idee di calcio ed il modulo che ha intenzione di utilizzare si esprime così: «Non ho un vero e proprio sistema preferito, occorre adattarsi agli atleti che si hanno e anche partita dopo partita. Diciamo che a Sassuolo dovremmo fare una linea difensiva a quattro, poi a centrocampo e in attacco si vedrà, anche in base al mercato che si riuscirà a fare. Conosco bene la categoria, e non fa differenza in quale girone andremo a finire. Se porterò dietro miei giocatori? No, al massimo uno che però non era a Biella l'anno scorso»Brucato da giocatore ha fatto la trafila nelle giovanili della Juve, prima di infortunarsi e di giocare in Serie D per dieci anni. Da tecnico ha vinto 5 campionati, ha allenato anche a Orbassano, Aosta e Ivrea oltre che a Moncalieri e Biella.

12/07/2004 - Brucato in pole per la panchina. Nuove indiscrezioni di mercato

Giuseppe Brucato
Ci siamo, domani dovrebbe essere la giornata decisiva per quanto riguarda la panchina. A sorpresa, in vantaggio su Azzali c'è l'allenatore che lo scorso anno ha fatto benissimo a Biella, Giuseppe Brucato. Più defilata l'ipotesi Tedino
Se sarà proprio il 44enne Brucato a diventare allenatore del Sassuolo non è difficile che si porti dietro alcuni atleti della sua ex squadra: si parla con insistenza di Ivan Ferretti, esperto centrocampista, che potrebbe arrivare se Lo Pinto non dovesse rimanere in neroverde, anche se pare intenzionato a rimanere, avendo anche smaltito completamente il problema fisico che non gli ha permesso di giocare con continuità nella passata stagione. Questione di giorni invece per l'approdo in neroverde del bolognese Nicolò Consolini. Nel mirino di Bonato ci sarebbe anche un altro ex Monza e Brescello, il centrocampista Filippo Pensalfini. Un altro dato per partente è l'esterno sinistro Adriano Pezzoli (chiuso da Tondo), che piace alla Nocerina. Tedeschi, infine, è conteso tra diverse squadre di Eccellenza: lo cercano il Castellarano, la Pavullese, la Bagnolese e anche la Formiginese. L'ex neroverde Gianni Munari è stato ceduto in comproprietà dal Chievo alla Triestina allenata da mister Attilio Tesser.

06/07/2004 - Ufficiale l'arrivo di Marco Piccioni dal Monza. Per la panchina spunta il nome di Cuttone

Il Sassuolo ha ufficializzato il primo colpo in entrata di questa sessione estiva di mercato, che rappresenta l'inizio di un nuovo ciclo: si tratta del difensore centrale classe '76 Marco Piccioni, nato a Roma e cresciuto nelle giovanili della Lazio prima di vestire le casacche di Ascoli, Prato, Brescello, San Marino, e  nelle ultime due stagioni del Monza. Su questo acquisto c'è lo zampino del diesse Nereo Bonato, che lo ha portato sempre con sé dai tempi del Brescello. 
Si tratta di un atleta di sicuro affidamento, esperto per la categoria, su cui il Sassuolo conta per sistemare il reparto arretrato. Nel frattempo, per la panchina sembra che in lizza restino soltanto tre nomi: Romeo Azzali, Oscar Piantoni e Agatino Cuttone; quest'ultimo pare entrato nel mirino del club neroverde da poche ore a questa parte, ma non si escludono sorprese. La società si sta prendendo tutto il tempo possibile per prendere la decisione perché non vuole assolutamente fare la scelta sbagliata. 

05/06/2004 - Via alle grandi manovre: piacciono Girelli del Parma e Piccioni del Monza tra conferme, dubbi e future rivoluzioni

Romeo Azzali
Dal punto di vista societario è da riscontrare, insieme al rientro di Lauro Silvestrini, anche quello dell'avvocato Antonio Mauro Pifferimentre non è ben chiaro se Enzo Castelli sia rimasto all'interno della società o meno. Il primo nodo da sciogliere è comunque quello dell'allenatore (entro il fine settimana sarà presa una decisione): Bonato, che in questi giorni ha controllato la situazione dei campi d'allenamento e dello stadio Ricci, non dorme certo sugli allori. I nomi più caldi nella rubrica del dg neroverde sono quelli di Azzali, Piantoni, Tedino e Melotti, ma l'impressione è che le quotazioni di Azzali stiano crescendo, anche se il favorito di Silvestrini è Piantoni. Chiunque arrivi dovrà far parte di un progetto che prevede una stagione tranquilla e obiettivi più ambiziosi per la prossima, oltre alla valorizzazione di alcuni atleti giovani accanto a un nocciolo duro di esperti che conoscano bene la categoria. In più Bonato ha aggiunto che i rinforzi che arriveranno dovranno rispondere a esigenze di carattere tecnico ma anche di profilo morale. In pratica a Sassuolo non verranno accettati atleti, sia pure di buona qualità, che non abbiano la volontà di integrarsi nel gruppo. E' in questa direzione che si stanno gettando le basi del mercato. Il nuovo dg si è recentemente recato presso la sede del Parma per provare a portare a Sassuolo alcuni giovani della primavera ducale, trattasi del terzino destro Sebastiano Girelli (capitano lo scorso anno) e dell'esterno sinistro senegalese Ibrahima Camara, che ha anche debuttato in Coppa Uefa nella stagione appena terminata. Tappa anche a Reggio Emilia, dove è stata definita la comproprietà di Carlo Alberto Santunione, che rimarrà dunque a Sassuolo e insieme a Gilioli (per cui è stata ufficializzato il prestito dal Modena), Giaroli e Federici, è tra i punti fermi del nuovo progetto che sta cominciando a vedere la luce. E' nel reparto arretrato che si vedranno i maggiori cambiamenti: gli unici che possono essere confermati sono Ruopolo e Montipòmentre i vari Bonaldo, Ardenghi, Bernardini, e Tondo hanno già le valigie pronte. Bonato starebbe per portare a Sassuolo il difensore centrale Marco Piccioni dal Monza. Torna di moda anche il nome di Gallina dell'Imolese. A centrocampo è ancora in forse il rinnovo per Baresi, Malpeli, e Lo Pinto, al quale verrà chiesto di ridursi l'ingaggio per rimanere in neroverde. In attacco c'è la conferma di Federici e Sforzini; Tedeschi, se rimarrà, sarà il quarto attaccante. Gli altri atleti col biennale, Sgambati e Landini, dovrebbero andarsene.

sabato 28 novembre 2020

02/07/2004 - Con Bonato e Silvestrini nasce il "Nuovo Progetto Sassuolo"

Nereo Bonato
Il trentanovenne veronese Nereo Bonato è stato presentato ieri da Lauro Silvestrini alla stampa ed ha parlato della nascita di un nuovo progetto tecnico, che comprenderà un vero e proprio cambio di filosofia, basato sulla programmazione. Sono stati chiariti anche gli obiettivi: conquistare una salvezza tranquilla in questa stagione per poi elevare le ambizioni nelle prossime. Prende la parola anche Silvestrini: «Voglio bene al Sassuolo e torno in società. Con me torna anche Pifferi e speriamo di fare bene. Il mio compito? Dare una mano nell'area tecnica. La squadra sarà un mix di atleti giovani ed esperti, di alto valore tecnico ma anche morale, il tecnico che sceglieremo dovrà accettare questa filosofia e non viceversa. Punteremo probabilmente su un tecnico che vuole rilanciarsi e che allo stesso tempo sappia adattarsi alle nostre esigenze»Chi sia questo tecnico Bonato non lo dice, ma una rosa di nomi la fa comunque: Romeo Azzali che lui conosce benissimo, Oscar Piantoni (con lui nel Monza), l'ex Südtirol Tedino, ma pare che la società abbia sondato anche Roberto Bosco, ex atleta di Pescara e Fiorentina. Bonato si sbilancia anche sui prossimi interventi sul mercato: «Sul fronte uscite dobbiamo cedere chi non rientra nei nostri piani, presto parleremo con loro. Gilioli e Santunione rimarranno, siamo d'accordo sulla parola con Modena e Reggiana per una compartecipazione. Anche Giaroli rimarrà, così come Federici. Lo Pinto? Vedremo, come pure valuteremo i vari Malpeli, Tedeschi e tanti altri. Alcuni atleti per ora non rientrano nei piani, ma non è detto che non si raggiunga comunque l'accordo. Magari con un taglio allo stipendio. La rosa sarà di 18/19 atleti, compreso qualche giovane, arriverà qualcuno da Monza? Può darsi. Altri biennali? Si, ma per giovani e comunque pochi».

01/07/2004 - Il Sassuolo ha un nuovo direttore sportivo, l'ex Monza Nereo Bonato

Bonato con Giorgio Squinzi
Finalmente il primo tassello di un'imminente ricostruzione è stato messo a posto: il Sassuolo ha un nuovo direttore sportivo. Si tratta di Nereo Bonato, ex portiere del Brescello poi diventato diesse nella stessa società reggiana per poi fare un'esperienza a San Marino ed in seguito passare al Monza. Il suo arrivo a Sassuolo, dove nel pomeriggio di oggi verrà presentato alla stampa, rappresenta il primo passo verso la costituzione di una squadra importante per la prossima stagione. Il primo obiettivo da centrare per Bonato,  che oltre al ruolo di diesse ricoprirà anche quello di direttore generale ed avrà quindi voce in capitolo anche nell'ambito decisionale, è quello di trovare in tempi brevi un nuovo allenatore, in questo senso proseguono i contatti con Silvestrini. L'impressione è che in pole per la panchina ci sia Piantoni, ma la cosa certa è che chi si accaserà sulla panchina neroverde dovrà accettare le proposte economiche della societàTramontata, dopo l'ipotesi Motta, anche quella di Maselli che dovrebbe andare ad allenare in Bulgaria; restano in piedi i nomi di Melotti e BuglioI nove contratti biennali stanno ingessando la campagna acquisti e influiscono anche sul nome dell'allenatore anche perché in caso in cui non si riescano a trovare accordi il Sassuolo dovrebbe ridimensionare le proprie ambizioni. Intanto, il segretario Gerardo Esposito si è recato ieri in quel di Firenze ad iscrivere la squadra al prossimo campionato di C2; anch'egli sarà riconfermato nel suo ruolo.

venerdì 27 novembre 2020

19/06/2004 - Il Sassuolo saluta il diesse Tacchi. Sfuma l'arrivo di Bollini in panchina

Era nell'aria, ma l'incontro di ieri sera tra il direttore sportivo Oscar Tacchi e la società ha sancito il definitivo divorzio«Sono tranquillo perché ho fatto il mio dovere - puntualizza Oscar Tacchi - con la società ci siamo lasciati bene, senza nessuna polemica, ora sono alla ricerca di un nuovo club. E' ovvio che i contatti che avevo allacciato in questi giorni vengano a cadere»La decisione di non confermarlo (era in scadenza al 30 giugno) pare legata al prossimo ingresso in società di Lauro Silvestrini, che cercherà una nuova figura che lo affiancherà nella costruzione della rosa per la prossima stagione. Silvestrini, il cui ingresso è rimandato alla prossima settimana, avrà quindi un ruolo attivo per quella che sarà la parte tecnica. La dirigenza, nel frattempo sta lavorando per risolvere il nodo legato ai contratti biennali a carico di giocatori che non rientrano più nei piani societari: si tratta di Landini, Sgambati, Bernardini e Ardenghi.

Per quanto riguarda la panchina, è saltato l'obiettivo Alberto Bollini, in quanto l'ex tecnico dell'Igea Virtus ha firmato con la Valenzana«Ringrazio il Sassuolo per l'interessamento. Sarei venuto molto volentieri, ma non potevo permettermi di aspettare ancora». Nel frattempo giungono le prime voci di nuovi interessamenti: si stanno sondando l'allenatore uscente dalla Valenzana Francesco Buglio, quello del Meda (squadra che con ogni probabilità non sarà ammessa al prossimo campionato per problemi societari) Gianfranco Motta, ma anche l'ex Genoa e Cremonese Claudio Maselli e Mauro Melotti (ex Modena, Rimini e Spal).

14/06/2004 - Un nuovo ingresso di Silvestrini sarebbe determinante. Arrivano le prime conferme

Notizia della settimana è il possibile ritorno in società di una figura come Lauro Silvestrini. Nei prossimi giorni si attende la decisione dell'ex presidente che, senza ombra di dubbio, rappresenterà l'ago della bilancia per i futuri assetti tecnici e societari. In primis dovranno essere definiti con precisione i ruoli all'interno della dirigenza neroverde per poi sciogliere il nodo allenatore e pensare successivamente a costruire una rosa competitiva. Per quanto riguarda gli assetti societari, da valutare l'eventuale rinnovo del diesse Oscar Tacchi (che ha contratto in scadenza al 30 giugno) sulla base delle proposte che metterà sul piatto nei prossimi consigli societari. Per la panchina in pole c'è ancora Alberto Bollini, che è sondato anche dal Modena, più defilato invece Sgarbossa. Sul fronte giocatori: il Sassuolo fa di tutto per trattenere i propri giovani come Gilioli, Santunione, Giaroli e Ruopolo. Certa invece la permanenza di Federici (che ha un biennale), Lo Pinto, Baresi e Malpeli. Insomma, il terreno è fertile, ed è il momento di seminare le basi per una stagione che, si spera, sarà meno tribolata di quella appena conclusa. 
Con ogni probabilità il Sassuolo andrà in ritiro a Polinago. La data della partenza dovrebbe essere poco dopo il 20 di luglio.

martedì 3 novembre 2020

06/06/2004 - Spunta il nome di Ciarlantini per la panchina. Prime indiscrezioni di mercato

In casa Sassuolo la priorità è la ricerca dell'allenatore per la prossima stagione. Difficile la permanenza di Bergodi, che ha dichiarato di essere in cerca di altre avventure, mentre si sondano i profili di Bollini e Sgarbossa. Nelle ultime ore è spuntato il nome di Luigi Ciarlantini, tecnico che è però appena retrocesso dalla Serie D all'Eccellenza con il Faenza. Ciarlantini è stato contattato da Tacchi ma difficilmente verrà ingaggiato dalla società. Nella serata di domani la dirigenza neroverde si riunirà in consiglio per scegliere il nome del nuovo allenatore. Dopodiché il Sassuolo potrà occuparsi del mercato dei giocatori, che regala già le prime indiscrezioni: si parla del terzino destro dell'Imolese Imerio Gallina e addirittura di quel Romano Tozzi Borsoi (punta) che ha messo il bastone tra le ruote ai neroverdi nell'andata dei playout.  Ma il personaggio al centro dell'attenzione il Sassuolo lo ha in casa, ed è Cris Gilioli. L'esterno sinistro di centrocampo piace molto al Modena (che è comproprietario del suo cartellino e lo vorrebbe aggregare in rosa) e al Giulianova; si è aperta una vera e propria asta sul suo contro. Il Sassuolo, però, non intende privarsi del proprio gioiello, anche perché Squinzi ha detto che vuole puntare alla C1 puntando sui propri giovani di prospettiva. Da segnalare anche l'interesse del Mantova nei confronti di Santunione.

domenica 1 novembre 2020

02/06/2004 - Difficile la permanenza di Bergodi. Bollini e Sgarbossa le alternative. Si tratta con il Modena per Gilioli

Una volta conquistata la salvezza, la società inizia ad abbozzare la programmazione per la prossima stagione di Serie C2. Non dovrebbero esserci stravolgimenti nel corso dell'estate, bensì un paio di ingressi in dirigenza. Il diesse c'è (Oscar Tacchi), ma manca tutto il resto. In primis il capitolo allenatore: l'artefice della salvezza, Cristiano Bergodi, infatti pare non essere intenzionato a rimanere, anche se smentisce le voci di un interessamento del Castel San PietroPer quanto riguarda la rosa, che dovrà essere all'altezza di un campionato tranquillo ma costruita senza spendere follie come è stato fatto in quest'ultimo campionato. La certezza della sponsorizzazione della Mapei deve fungere da stimolo a far bene, non per sperperare risorse. Dunque grande oculatezza nel fare contratti (i biennali "eredità" della scorsa gestione sono pesanti da smaltire), rapidità nelle scelte per poter prendere i giocatori che servono senza aspettare luglio. La politica dei giovani locali, con l'innesto di 4/5 atleti esperti in grado di far fare il salto di qualità, è giusta, ma alle parole devono seguire i fatti. Sperando in una maggior vicinanza della società alla squadra. 

Queste la parole di Sergio Sassi: «Stiamo trattando nuovi ingressi in società. Si tratta di sassolesi che si sono avvicinati perché appassionati di calcio e convinti dalla gestione che stiamo operando. Di certo la conquista della salvezza è importantissima, sicuramente dovremo stare più attenti a come spendere le risorse, ma se ci saranno questi nuovi ingressi il futuro sarà più roseo». Giovedì sera, la società incontrerà a cena Bergodi e già in quella sede si capirà se il tecnico si potrebbe lasciare convincere. In caso contrario (come è probabile) scatterà il toto-allenatore. Il diesse Tacchi, già qualche tempo fa (quando le acque erano molto agitate) aveva sondato qualche tecnico a spasso, tra cui due tecnici giovani che hanno già avuto esperienze nel modenese: Alberto Bollini ed Eugenio Sgarbossa. Ma il diesse Tacchi spiega: «Vorremmo proseguire con Bergodi». Veniamo al fronte giocatori: molti dovranno fare le valigie, la società ha l'intenzione di confermare qualche giovane promettente, ma su Gilioli c'è l'interessamento concreto del Modena, che pure potrebbe lasciarlo un altro anno a Sassuolo. Altri in odore di conferma: Giaroli, Santunione, Ruopolo e Malpeli; per gli altri se ne parlerà nei prossimi giorni.

25/05/2004 - Da questi playout passa il futuro del Sassuolo

Quella che viene è una settimana cruciale per il futuro del Sassuolo Calcio. In caso di retrocessione tutto sarebbe da ridisegnare per l'ennesima volta. E' innegabile che la partita di domenica rappresenti un crocevia fondamentale per l'avvenire di questa società: vincere, infatti, significherebbe molto di più di una "semplice" (per quanto preziosa) permanenza in C2. Legato alla permanenza in categoria c'è il matrimonio con Mapei: una retrocessione significherebbe divorzio e probabile cambio di proprietàQuindi, in caso di retrocessione non è detto che l'attuale compagine dirigenziale rimanga al suo posto, mentre è certo che il munifico sponsor si tirerebbe indietro. La partita di domenica, contro un avversario blasonato, una nobile decaduta che vanta sette scudetti, sarà la partita della vita per il Sassuolo. Crocevia decisivo anche per il tecnico Bergodi, che in caso di salvezza dovrebbe essere confermato dalla società, e per alcuni atleti che hanno un contratto biennale che, in caso di retrocessione nei dilettanti, non sarebbe più considerato valido.  La Pro Vercelli partiva con l'importante vantaggio di poter disporre nelle due gare di 2 risultati su 3, mentre ora i piemontesi (che però giocheranno la sfida decisiva in casa) devono vincere per conquistare la salvezza. 50% di possibilità a testa di salvarsi per le due squadre, anche se il Sassuolo ha avuto il match-ball (in caso di successo per 2-0 i vercellesi avrebbero dovuto vincere con 2 gol di scarto) ma l'ha fallito ingenuamente subendo l'evitabile gol del 2-1.

giovedì 22 ottobre 2020

19/03/2004 - Bergodi resta al suo posto, non ci sarà il ritorno di Balugani

Sebbene gli ultimi risultati non sono dalla sua, mister Cristiano Bergodi non è in discussione. Nei giorni scorsi si è parlato di un possibile ritorno sulla panchina del Sassuolo di Gianni Balugani o dell'arrivo di un terzo allenatore (questa settimana al Ricci si sono visti numerosi tecnici tutt'ora disoccupati), ma smentire queste voci sono gli stessi dirigenti neroverdi, che rinnovano la fiducia al tecnico romano, almeno per il momento. Infatti, a lungo andare, se permarrà questa crisi di risultati, potrà profilarsi una svolta anche per quanto riguarda la guida tecnica. Nel frattempo la squadra, in vista del quinto match in due settimane, il Sassuolo ha ripreso ad allenarsi. Alle porte c'è infatti la difficile trasferta contro la Cremonese, squadra lanciatissima verso i playoff. Nel Sassuolo, Gilioli, zoppicante a fine gara con il Savona, sarà a disposizione e dovrebbe anche giocare dal primo minuto. Nella Cremonese mancheranno invece gli squalificati Giannascoli e Donadoni, mentre rientrano Coletto e Taddei.

mercoledì 9 settembre 2020

18/02/2004 - Clima teso in società, ufficiali le sanzioni ai giocatori

A Sassuolo si respira aria pesante intorno alla squadra, notizia di ieri sono i provvedimenti della società nei confronti dei giocatori, ma all'interno dello stesso assetto societario non si respira una buona aria. Non è infatti un mistero che le assenze di alcuni consiglieri alle ultime partite dei neroverdi siano un segnale di un malumore evidente. Stiamo in particolare parlando di Lauro Silvestrini, allontanatosi momentaneamente (almeno lo si spera) in seguito le scelte di mercato che il dirigente non ha condiviso. Silvestrini, forte anche di alcune amicizie importanti, avrebbe tentato di portare in neroverde numerosi rinforzi, il resto del pacchetto societario però non ha inteso seguire questa linea di concerto con il tecnico Bergodi e il nuovo direttore sportivo Tacchi. Un altro consigliere da tempo assente dalla tribuna del Ricci è l'avvocato Antonio Mauro Pifferi, a quanto pare anche lui non è in questo momento in piena sintonia con gli altri dirigenti. L'avvocato Pifferi, figura di garanzia, si è allontanato probabilmente anche a causa di questi ultimi malumori. Non si può escludere nulla, né un riavvicinamento ma nemmeno le dimissioni di alcuni membri del consiglio. Certo è che se la squadra ritrovasse un passo positivo anche questi dissapori potrebbero passare in secondo piano ed essere col tempo superati. E' quello che si augurano i tifosi del Sassuolo, ormai stanchi di incassare solo delusioni dopo le illusioni estive.

venerdì 22 maggio 2020

20/01/2004 - Il Sassuolo ha il nuovo diesse: l'ex Faenza Oscar Tacchi

Settimana importante per il Sassuolo. Infatti, è stato ufficializzato nella serata odierna, in seguito ad un vertice interno alla società neroverde, l'ingaggio del nuovo direttore sportivo. Si tratta di Oscar Tacchi, ex diesse del Faenza ed ex attaccante di Genoa e Campobasso, che dovrà poi cominciare a lavorare per rinforzare (per quanto il budget societario potrà concedere) la squadra. Sul fronte mercato l'obiettivo primario è quello di una seconda punta veloce, che possa affiancare Federici, ma è chiaro che l'infortunio di Lo Pinto (fermatisi sabato a Sesto) e i problemi in difesa (Ardenghi out per lungo tempo e Bernardini ancora in precarie condizioni fisiche) non possono passare inosservati. Tacchi, quindi, si trova di fronte a una missione difficile, quella di cedere alcuni elementi che in questo momento non sono nei programmi della società e di Bergodi e quello di prendere sul mercato uno o più atleti (l'ideale sarebbe uno per reparto) che possano portare aria fresca nello spogliatoio neroverde. 
«Nessuna rivoluzione, ma di incedibile non c'è nessuno». E' stato chiaro Tacchi, che da ieri è alla corte di Rossi chiamato a riorganizzare una squadra che fin qui non ha dato i frutti sperati. «Ho visto la squadra contro la Biellese e la Pro Sesto - dice - una squadra che ha subito un'immeritata sconfitta e che ha mostrato buone qualità. Manca una seconda punta che possa stare di fianco agli attaccanti che ci sono, un elemento rapido e veloce. Ho già qualche contatto e non escludo che in settimana possa arrivare. Ma per ragioni di transfert non sarà certo disponibile per la gara di domenica. E sarà un giocatore di categoria superiore, almeno di C1. Poi con calma valuterò anche gli altri reparti, parlerò coi ragazzi, col tecnico e con la società. E' chiaro che in tema di mercato può anche darsi che ci siano giocatori che non rientrano nei nostri programmi, viceversa potrebbero essercene già qui a Sassuolo che possano fare al caso nostro». Cosa ha spinto Tacchi ad accettare una piazza delicata com'è attualmente Sassuolo? «Ho accettato questo incarico perché la società mi ha prospettato con entusiasmo progetti e programmi di lunga portata. Non solo perché l'ambizione è quella di restituire la prima squadra a posizioni ben più nobili, ma anche perché ho lo stimolo di poter lavorare al settore giovanile che reputo fondamentale. La salvezza? Diretta? Nel calcio mai dire mai. Facciamo un passo alla volta. Io ci credo davvero».

giovedì 21 maggio 2020

13/01/2004 - Mercato: serve un Direttore Sportivo e almeno 3 elementi

Renzo Corni
La notizia che il Sassuolo stia cercando un Direttore Sportivo è positiva. Da tempo, infatti, le strategie di mercato del Sassuolo erano lasciate ad iniziative personali che, per quanto lodevoli e necessarie, non potevano durare a lungo. Ma spesso è più difficile trovare un buon ds che un buon attaccante, e per questo motivo la società sta procedendo con i piedi di piombo. E' un passo che va formalizzato al più presto, per poi gettarsi sul mercato alla ricerca di tre elementi: un difensore che dia sicurezza al reparto, un centrocampista dotato di piedi buoni e in grado di saltare l'uomo per creare la superiorità numerica, un attaccante in grado di integrarsi con Federici o Tedeschi. Tre pedine che possano cambiare il volto di una squadra. Già, perché il volto attuale del Sassuolo è poco accattivante, in particolare i neroverdi danno la sensazione di aver perso quel minimo di sicurezza che avevano acquistato con le due vittorie consecutive. E' vero che questo gruppo non è tutto da buttare ma è anche vero che il girone di ritorno è già iniziato e che serve una scossa. Una scossa che, ora, può arrivare solo dal mercato. 

Il Consiglio del Sassuolo si riunirà in settimana, nonostante l'assenza di Borghi fuori città in questo periodo, e dovrebbe dare il via libera per i rinforzi necessari alla squadra per tentare di risollevarsi e di conquistare la salvezza. I passi che stanno di fronte ai consiglieri neroverdi sono due: arrivare a ingaggiare un ds che possa operare sul mercato in modo corretto, riuscendo ad arrivare ai giocatori necessari alla squadra, e deliberare un aumento di oneri finanziari, necessario per acquistare almeno 3 atleti se, come sembra possibile, non si riusciranno a cedere i giocatori attualmente poco utilizzati che non rientrano nei piani di Bergodi. In pratica occorrerà mettere mano al portafogli, per evitare una retrocessione in Serie D che non sarebbe "sanata" da un nuovo ripescaggio. Come Direttore Sportivo si parla anche di qualche nome attualmente in forza ad altre squadre del girone in gravi difficoltà economiche, il sogno sarebbe arrivare a Renzo Corni, ma l'ipotesi sembra difficile. A livello di giocatori un papabile potrebbe essere il difensore dell'Imolese Madocci, mentre un gradito ritorno sarebbe quello di Di Loreto, poco utilizzato al Rimini, che però avrebbe altre richieste dalla C1. Sul piede di partenza alcuni giocatori, che però non hanno per il momento richieste, Landini e Sgambati ad esempio, che però potrebbero tornare utili proprio sabato a Sesto.

lunedì 18 maggio 2020

23/12/2003 - Un Sassuolo rivitalizzato, ma serve un Direttore Sportivo e qualche aggiustamento

Cristiano Bergodi
Sei punti nelle prime 14 partite (12 con Gianni Balugani e le prime due con Cristiano Bergodi sulla panchina), altrettanti punti nelle ultime due gare (successi su Legnano e Palazzolo). Se è vero che non è tutto oro quello che luccica, è anche vero che il Sassuolo ha impresso una importante svolta alla propria stagione. Ma questa svolta è merito del nuovo tecnico che ha ridato coraggio alla squadra, andando incontro anche a scelte  discutibili tra i giocatori da mandare in campo, o è merito dell'organico finalmente pressoché al completo che Balugani non ha mai potuto schierare? Come capita quasi sempre la verità sta nel mezzo. Bergodi ha avuto il grande merito di credere in questo gruppo e di liberare la mente alla squadra dopo tante partite senza vittorie, senza mettere nemmeno troppa pressione sugli atleti, mentre il poter disporre dell'organico al completo in due gare contro avversarie abbordabili ha fatto il resto.
Ma questo Sassuolo, nonostante la squillante vittoria di Palazzolo, ha comunque bisogno di qualche aggiustamento per conquistare l'obiettivo (che resta difficile, ma non impossibile) della salvezza diretta. Un nuovo elemento (salvo clamorose sorprese) sarà Luciano Clara, l'ala destra ex Imolese che si sta già allenando coi neroverdi, ma occorrerà anche inserire un difensore di qualità e un attaccante con caratteristiche fisiche differenti da Federici e Tedeschi. Al tempo stesso la dirigenza neroverde dovrà sfoltire parzialmente la rosa: per tutto questo occorre affidarsi a un direttore sportivo che sappia muoversi sul mercato della Serie C2.

domenica 17 maggio 2020

24/11/2003 - Ufficiale l'addio a Balugani, Cristiano Bergodi è il nuovo allenatore del Sassuolo

Cristiano Bergodi (Imolese)
Via Balugani, ora è il tempo di Cristiano Bergodi. L'ex atleta della Lazio, e lo scorso anno tecnico che ha salvato l'Imolese è il nuovo allenatore del Sassuolo. Gianni Balugani si è formalmente dimesso, anche se il suo destino era già segnato. Oggi alle 12:30 la presentazione del nuovo tecnico.
Cristiano Bergodi, 39 anni appena compiuti, nativo di Bracciano e con una lunga e fortunata carriera nella Lazio, è da ieri il nuovo allenatore del Sassuolo. Sposato con due figli, da giocatore Bergodi ha giocato nel Pescara, nella Lazio per ben 6 anni, poi è passato per un paio di stagioni al Padova prima di terminare la carriera all'estero, a Malta, con lo Slima Wanderers. Da allenatore Bergodi ha una esperienza biennale nel settore giovanile della Federazione prima di quella a Spoleto (in Eccellenza) e a quella dello scorso anno all'Imolese: arrivato a gennaio, ha salvato i romagnoli ai playout proprio contro il Sassuolo. Quest'anno Bergodi (che ieri ha preferito non rilasciare dichiarazioni ufficiali, come del resto Balugani) ha declinato l'invito della Lazio per allenare la squadra Primavera in attesa di una chiamata, che è arrivata proprio da Sassuolo.
Gianni Balugani ieri ha rassegnato le sue dimissioni (anche se l'esonero sarebbe stato inevitabile), raggiungendo evidentemente un accordo con la società. «Ringraziamo Balugani, che ha confermato di essere una persona serissima e degna di stima», ha commentato il presidente Carlo Rossi al termine dell'ennesima giornata convulsa. Balugani ha incontrato a fine mattinata Mauro Borghi, e poi ha dato le dimissioni, mentre Cristiano Bergodi (che firmerà oggi) aveva raggiunto l'accordo già domenica nella tarda serata e oggi (dopo la presentazione ufficiale) dirigerà il primo allenamento. Bergodi avrà a disposizione un collaboratore, il secondo allenatore il carpigiano Raniero Calliari, già tecnico della Poggese (anche in serie D), della Possidiese e della Novese. Ma le notizie di ieri non si fermano qui. Infatti è stato reso noto che Rudy Baldelli, dopo diversi anni alla presidenza della società, ha rassegnato le dimissioni dal Consiglio della società. Un passo ampiamente previsto, dopo che la nuova dirigenza del Sassuolo ha preso in pieno il timone. Baldelli non ha lasciato con il sorriso sulle labbra, anzi. La situazione, quindi, è assai ingarbugliata, come del resto da troppi anni a questa parte. Baldelli, tra l'altro, si è dimesso la settimana scorsa, ma la notizia non è stata comunicata ufficialmente, l'indizio che ha fatto la prova è la sua assenza dal Consiglio nel comunicato dell'assunzione di Bergodi.
Ora due trasferte, a Ivrea e Bolzano col Südtirol, prima di affrontare al Ricci un'avversaria diretta, il Palazzolo. La squadra appare allo sbando e con una condizione non certamente eccellente, ma la situazione di classifica (-7 dal quintultimo posto) non lascia tempo. Servono punti subito.