Visualizzazione post con etichetta Interviste e conferenze. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Interviste e conferenze. Mostra tutti i post

venerdì 27 maggio 2022

01/10/2004 - Ostacolo Sanremese: parola a Morini e all'ex diesse neroverde Varini. Niente Viterbese per Ardenghi

Remo Morini

PAROLA A REMO MORINI - Se al Ricci, durante le partite casalinghe, si assiste a partite in cui ci sono più cartelloni pubblicitari che tifosi, il merito è soprattutto dello storico dirigente neroverde Remo Morini, che sta facendo un gran lavoro nell'area delle sponsorizzazioni. Anche lui si sta godendo questo inizio di stagione, anche se ci tiene a smorzare gli entusiasmi e a predicare umiltà: «Restiamo bassi, è ancora prestissimo per parlare. Siamo partiti bene, la squadra sembra buona, ma per tirare le somme è davvero troppo presto e quindi lasciamo tempo al tempo. Certo è che questi buoni risultati ripagano i dirigenti del Sassuolo da anni di vacche magre. Penso ai Sassi, ai Silvestrini, ai Borghi, ai Rossi e anche a Sergio Squinzi, che è contento e che venerdì sera incontrerà la squadra approfittando della presenza a Sassuolo in occasione del Cersaie. Tutti loro meritano qualche soddisfazione. Domenica prossima, però, dovremo fare attenzione alla Sanremese che è squadra migliore di quanto dica la graduatoria. Tra l'altro ritroveremo l'ex attaccante Matteo Pelatti e anche Massimo Varini, che come direttore sportivo ha costruito la squadra ligure»

OSTACOLO SANREMESE - Anche se in queste 3 partite hanno messo a segno solamente un gol (con l'ex Sassuolo Matteo Pelatti), i liguri sono squadra da non sottovalutare e con potenziale. Va detto anche che il Sassuolo domenica scorsa ha ottenuto un pareggio all'ultimo respiro contro il Palazzolo, risultato ormai insperato, e questo dimostra che i neroverdi hanno ancora ampi margini di miglioramento. Inoltre, l'attuale rosa non ha ancora avuto modo di esprimersi al completo (sia di uomini che di condizione generale). A tutto questo va ad aggiungersi il digiuno di reti di bomber Federici, fin qui ancora a secco. Fa bene il tecnico Brucato ad insistere e puntare su di lui per dargli fiducia. Il gol prima o poi arriverà e si spera sia il primo di una lunga serie. Una buonissima notizia è il recupero completo, dopo una lunga serie di problemi fisici che parte dalla scorsa stagione, di un giocatore come Lo Pinto, che nei 26' giocati nelle ultime 2 partite, ha comunque dimostrato tutto il suo valore e l'enorme utilità all'interno dei meccanismi di squadra. La partita contro la Sanremese sarà dunque un ulteriore esame per "misurare" questo Sassuolo, in vista di due trasferte consecutive contro Casale e Biellese

Massimo Varini

PARLA L'EX D.S. VARINI - Si toglie qualche sassolino dalle scarpe Massimo Varini, oggi direttore sportivo della Sanremese, ma che in passato ha ricoperto il medesimo ruolo al Sassuolo: «Sono stato io ad andare via perché ero stanco di quell'ambiente, sempre pronto a gettare benzina sul fuoco. Con l'attuale dirigenza ho ottimi rapporti, mi sento spesso con il segretario Esposito e sono molto amico di Bonato. Ma sottolineo con l'attuale dirigenza, perché con quella vecchia, e in particolare con un certo personaggio che allora guidava la società - è chiaro il riferimento a Baldelli, ndr - preferisco non aver nessun rapporto. Per fortuna del Sassuolo quella persona non c'è più. Vedrete che senza di lui il Sassuolo farà un grande campionato».

MERCATO - Non si concretizzerà il trasferimento di Paolo Ardenghi alla Viterbese, i Laziali hanno deciso di non tesserare il difensore neroverde, che per ora resta agli ordini di mister Brucato. 

AMICHEVOLE - Il 29 settembre il Sassuolo avrebbe dovuto disputare una gara amichevole a Serramazzoni contro la squadra locale, impegnata nel campionato di Promozione, impegno che però è saltato.

giovedì 5 maggio 2022

10/09/2004 - Si apre il sipario sulla stagione 2004/2005

Foto di gruppo 2004/2005
Dopo il precedente rinvio dell'inizio di questo campionato al 12 settembre, si parlava di un ulteriore slittamento di una settimana da parte della Lega, notizia però scongiurata questa mattina, come si augurava mister Brucato«È tempo di far parlare il campo, c'è l'esigenza di cominciare a giocare». Il Sassuolo, però, non avrà Lo Pinto e Piccioni e sta ancora cercando di far salire la condizione dei vari Gilioli, Masucci e Vianello: «Tutto vero, per vedere il vero Sassuolo dovremo aspettare ancora circa un mese, ma questo non vuole essere assolutamente un alibi, la squadra dovrà trovare un po' di compattezza cammin facendo, ma già da domenica andiamo in campo per fare risultato». Domenica a Portogruaro, contro il Portosummaga, il Sassuolo sarà atteso da un avversario tosto: «Si tratta di una squadra ricca di entusiasmo e che fa dell'organizzazione e dell'agonismo le sue armi migliori. Ho una relazione (il Portosummaga è stato seguito più volte dal ds Bonato) e so che ha dato filo da torcere al Padova domenica scorsa in Coppa. Noi però andremo là per fare la nostra partita, possiamo far bene e cercheremo di tornare con un risultato positivo». Le premesse per una stagione poco sofferta ci sono tutte, ad ammetterlo è lo stesso presidente Carlo Rossi: «Lo dico a voce bassa, per evitare le delusioni degli ultimi due anni, ma sembra che le cose siano state fatte meglio rispetto alle ultime stagioni. Abbiamo speso, certo, ma la speranza è di aver speso bene. Inoltre abbiamo individuato un allenatore e un direttore tecnico validi, che possono portare avanti il progetto-Sassuolo». Un progetto che prevede l'assenza di spese pazze e una continuità negli anni: «Siamo alla vigilia di una stagione importante, in cui vogliamo fare bene. La squadra ha le potenzialità per arrivare in una posizione di classifica medio alta. Play off? Niente sogni, ma piedi per terra. Ma è chiaro che partire forte sarà davvero molto importante. Diciamo che l'attesa per domenica è grande, ma al tempo stesso siamo fiduciosi per quello che potremo fare in questa nuova stagione». Cauto ottimismo anche da parte del giocatore neroverde di più lungo corso, Michele Malpeli: «Dopo anni in cui si sono fatte troppe chiacchiere preferiamo cominciare senza proclami. Ma sappiamo bene che partire bene è importante e andremo a Portogruaro per giocarcela». Il nuovo Sassuolo è deciso a puntare sui propri profili giovani. Uno di questi è Ferdinando Sforzini, per il quale si sta lavorando sul rinnovo di contratto. Stiamo parlando di una punta di ottima prospettiva che senza dubbio vedremo più spesso in campo rispetto alla passata stagione: «Qui mi trovo molto bene, Sassuolo è una cittadina che mi piace per la sua dimensione e per un pubblico sempre pronto a spronarti nel fare sempre meglio. Anche lo scorso anno eravamo un buon gruppo, anche se ci sono stati vari problemi; non possiamo dire se la squadra di quest'anno sia più forte o meno, sarà il campionato a dimostrare il nostro reale valore». SITUAZIONESforzini e Girelli sono stati convocati per l'Under 21 di C. Appuntamento mercoledì prossimo a Coverciano. Lo Pinto si sta allenando con continuità e tra qualche settimana tornerà a disposizione. Nel frattempo Gilioli, Vianello e Masucci lavorano per trovare la condizione ottimale. Solo Piccioni non si sta allenando. Benetti ha accusato un piccolo problema alla caviglia ma dovrebbe esserci col Portogruaro. I veneti, allenati da Fonti, dovranno fare a meno dello squalificato Artusi e dell'infortunato Mattielig.

06/09/2004 - Calcioscommesse: Landini prosciolto, la fine di un incubo

Luis Landini
Sei mesi di carcere per Luis Landini e 2000 euro di ammenda ai danni del Sassuolo Calcio. Erano queste le richieste della Procura Federale nell'ambito del processo sul Calcio-Scommesse. Ma a far tirare un grosso sospiro di sollievo al giocatore e alla società è stata la sentenza emanata quest'oggi. L'attaccante ex Sassuolo, coinvolto nell'inchiesta, poi deferito senza mai essere ascoltato dal giudice, è stato prosciolto dalla commissione disciplinare della Lega di Serie C. Prosciolta anche la società neroverde, anch'essa coinvolta per responsabilità oggettiva. «È stato tutto un grande equivoco - afferma Landini - la mia innocenza è stata dimostrata. Ero stato deferito senza essere sentito, tanto che durante il dibattimento non sapevano nemmeno che domande farmi e mi hanno confuso con Gentili...». Per lui finisce un periodo buio, anche se questa esperienza gli lascerà comunque un segno indelebile nella: «Ho dovuto fare la rescissione del contratto con il Sassuolo perché mentalmente non ero libero e tranquillo, la rescissione è stata la soluzione inevitabile. Ora però sono senza squadra e fino a gennaio non potrò comunque trovare un ingaggio coi professionisti. In questa vicenda ho lasciato il lavoro». Le sue intenzioni non prevedono infatti di prendere in considerazione una Serie D: «Una stagione sbagliata non può inficiare una carriera. Se accetterò i dilettanti sarà fino a dicembre, perché a gennaio ho intenzione di trovare una squadra professionistica. Comunque per ora l'importante è uscire riabilitato da questa vicenda. Giustizia è stata fatta e questo è l'importante»Grassani, avvocato difensore di Landini e del Sassuolo, è soddisfatto: «È stata una sentenza equilibrata che ha dimostrato la grande indipendenza dei giudici rispetto alla Procura, come già accaduto a Milano»Le altre decisioni parlano di 3 anni e 8 mesi di squalifica per Salvatore Ambrosino del Grosseto, 3 anni e 6 mesi per l'ex canarino Gianni Califano del Chieti e 3 anni per Pasquale Lo Giudice del Catanzaro. Prosciolte tutte le società coinvolte nell'inchiesta escluso il Catanzaro, per il quale è stata disposta una penalizzazione di 5 punti da scontarsi nel campionato di Serie B. Tra i giocatori, 5 mesi di squalifica per Giuseppe Alessi dello Spezia, Fabrizio Ferrigno, Ivano Pastore e Luca Gentili del Catanzaro e Alberto Nocerino del Benevento; prosciolti oltre a Landini Vincenzo Bevo dell'Igea Virtus, Fabio De Sanzo della Palmese e Firmino Elia della Pro Patria.

Manuel Montipò
MERCATO
- La Pavullese ha finalmente ufficializzato l'ingaggio del difensore Manuel Montipò. L'ex attaccante del Sassuolo Stefano Sgambati, che qualche tempo fa aveva risolto consensualmente il proprio contratto con la società neroverde, si è accasato al Solofra, club campano che farà la Serie D. Per quanto riguarda Paolo Ardenghi tutto tace: sicuramente il giocatore non avrebbe molto spazio, soprattutto una volta che Piccioni sarà recuperato; probabilmente si aspetterà un'opportunità per un'eventuale cessione, che avverrà solamente in seguito alla risoluzione consensuale del contratto. Nel frattempo il giocatore resta a tutti gli effetti parte del gruppo e resta un'arma a disposizione del tecnico Brucato.

martedì 5 aprile 2022

08/08/2004 - Amichevole da "Campioni": Sassuolo - Equipe Romagna 3-0 - Parola a Pensalfini

Graziani e Magrini alla guida del Cervia
Questo pomeriggio alle ore 17 il Sassuolo è sceso in campo allo stadio Ricci, dove è stato presentato ai propri tifosi. L'avversario l'Equipe Romagna, squadra composta da 37 calciatori svincolati e quindi in cerca di ingaggio, guidati da mister Giancarlo Magrini, vice di Ciccio Graziani sulla panchina del Cervia (quel famoso gruppo squadra facente parte del reality show televisivo intitolato "Campioni"). Ancora diversi assenti nel Sassuolo: Gilioli, Piccioni, Lo Pinto e Vianello hanno dato forfait. Per gli ospiti, l'obiettivo è dare risalto e visibilità a questi calciatori in modo da aiutarli a trovare una sistemazione; i neroverdi, invece, sono in fase di rodaggio e alla ricerca dei giusti meccanismi. 

LA FORMAZIONE - Le defezioni costringono mister Brucato a sperimentare Benetti in un ruolo non suo, ovvero quello di esterno sinistro d'attacco, mentre il resto dello schieramento è praticamente lo stesso schierato contro il Crevalcore, eccezion fatta per le corsie laterali, dove hanno agito Consolini e Tondo.


LA CRONACA - I neroverdi sono stati capaci di imporsi per 3-0 facendo vedere buone cose su quasi tutti i fronti. Giaroli e Pomini inoperosi, Girelli fa bene in difesa e dimostra di avere grandi margini di crescita, Ardenghi sembra un altro rispetto a quello della passata stagione, Masucci trova il gol e si conferma imprevedibile e dinamico, Federici brancola un po' nel buio, ma tutto sommato è positiva anche la sua prova. Ma va sottolineata la prestazione di Pensalfini e Malpeli a centrocampo, un mix di belle giocate e passaggi precisi per il primo e di dinamismo e grinta per il secondo.

POST PARTITA - Nel dopo-partita ha parlato proprio il centrocampista ex Monza: «Il calcio d'agosto - attacca Pensalfini - non ha alcuna importanza, solo il campionato dimostrerà il nostro vero valore. Quello che posso dire è che credo in questo gruppo, e lo ritengo molto promettente e in grado di fare bene. In sostanza sono convinto che siamo in grado di prenderci molte soddisfazioni anche se dovremo lavorare ancora molto perché in campionato sarà sicuramente un'altra musica». Pensalfini è un centrocampista possente (1,84 di altezza), e di grande dinamismo; inizia la carriera da professionista in C2 con la maglia del Novara per poi passare al Marsala in C1 ed arrivare a calcare i campi della Serie B con la Fermana. Nelle stagioni successive passa poi da Brescello e San Marino per poi arrivare al Monza. Il resto è storia tutta da scrivere: «A Sassuolo sono arrivato per un motivo molto semplice. Conoscevo Bonato il quale mi ha parlato molto bene del Sassuolo, di una società seria e con un pubblico con tanta fame di bel gioco. Avrei anche potuto accettare altre richieste ma credo proprio di avere fatto la scelta migliore».

lunedì 30 novembre 2020

22/07/2004 - Presentazione alla stampa della squadra e del nuovo allenatore Giuseppe Brucato. Il 26 si parte per il ritiro

La squadra
Nella serata di oggi è andato in scena un ritrovo con cena presso la Salvarola, occasione per presentare alla stampa la nuova squadra e l'allenatore Giuseppe Brucato, che prenderanno parte alla stagione sportiva 2004/2005 nel campionato di Serie C2 con ambizioni diverse a quelle degli anni scorsi. 
L'occasione è stata propizia anche per conoscere meglio l'allenatore piemontese chiamato a guidare la stagione neroverde: «Sono pronto per questa avventura - attacca Brucato - dopo due anni molto belli passati alla guida della Biellese avevo bisogno di nuovi stimoli, la piazza di Sassuolo me li può dare. Ci sono giocatori che hanno la fame giusta e una società il cui progetto si sposa bene con le mie idee. Cercherò di far giocare bene la squadra, questa è la mia idea di calcio, i risultati dovranno arrivare attraverso il gioco ma sapremo anche fare di necessità virtù»Brucato fotografa anche i nuovi arrivi, i tanti volti nuovi che si sono intravisti in questo evento: «Li conosco quasi tutti e sono di mio gradimento, è un buon mix di giovani e di esperti. Come modulo di gioco faremo a quattro in difesa, per il resto vedremo in base alle caratteristiche dei giocatori»Il presidente Carlo Rossi ha salutato i nuovi arrivi e i confermati, auspicando una stagione brillante, presenti anche alcuni dirigenti: Silvestrini, Pifferi, Morini e Castelli, assenti giustificati Sassi e BorghiLunedì 26 la partenza per il ritiro di Polinago, che si chiuderà l'8 agosto. 4 le amichevoli già organizzate dal Sassuolo: domenica 1 agosto contro una rappresentativa della Montagna a Polinago (ore 17:00); mercoledì 4 alle 17:00 a Fiumalbo sfida al Crevalcore, domenica 8 e mercoledì 11 al Ricci le partite contro Equipe Romagna (ore 17:00) e quella tanto attesa col Modena (20:30). Il Sassuolo nel ritiro di Polinago sarà ospitato all'hotel Prato Verde, l'unico atleta che si aggregherà direttamente in ritiro è Marco Vianello che si sta rimettendo da un infortunio patito al termine della scorsa stagione. Queste le parole dei due acuisti che daranno la giusta dose di esperienza ad un gruppo molto giovane, Pensalfini e Piccioni. «Sono felice di essere qui. Sono un centrocampista centrale - queste le prime parole da neroverde di Filippo Pensalfini - ma all'occorrenza posso cambiare posizione. A prima vista mi sembra un bel gruppo. L'obiettivo di questa stagione? Speriamo di fare un bel campionato e di toglierci magari qualche soddisfazione. Ho 27 anni e non ho mai vinto un campionato: quello resta il sogno della mia carriera»Ottimista e sorridente anche Marco Piccioni: «Sono contentissimo di essere arrivato al Sassuolo - spiega il difensore, anch'egli con un recentissimo passato in Brianza - una società seria e a posto, con una gran voglia di fare bene. Perché ho scelto a Sassuolo? Conosco bene Bonato e se ho firmato un biennale è perché qui c'è un progetto serio e concreto. Ho conosciuto alcuni dei dirigenti e l'impressione che ne ho avuto è ottima, mi sembra ci sia il clima ideale per lavorare bene. Il mio ruolo? Sono un difensore centrale, in una difesa a tre posso coprire indifferentemente ogni posizione, ma mi trovo a mio agio anche in una difesa a 4 o a 5». Lauro Silvestrini spiega la scelta dell'allenatore: «Abbiamo valutato la sua giovane età, la sua esperienza e la buona conoscenza della categoria». Inoltre rivela un retroscena interessante collegandosi agli obiettivi stagionali: «Onestamente debbo dire che noi abbiamo stabilito un premio per quanto riguarda i play off, ciò dimostra che siamo convinti di aver operato bene grazie anche al lavoro del nostro direttore sportivo Bonato, che è stato in grado di trovare alcuni giovani interessanti che abbiamo ingaggiato in comproprietà».

venerdì 30 ottobre 2020

07/05/2004 - Il Sassuolo si prepara per i playout, Bergodi e Morini suonano la carica

Manca ancora una partita, quella in trasferta contro la Biellese di mister Brucato, poi il Sassuolo dovrà affrontare in gara doppia (andata e ritorno) una tra le seguenti compagini: escludendo Belluno e Montichiari (che si salveranno facendo rispettivamente 1 e 3 punti contro Meda e Ivrea già tranquille domenica prossima) la bagarre è quella tra Savona, Legnano e Pro Vercelli per il quintultimo posto, il primo in griglia play out. La Pro domenica va a Palazzolo, e non dovrebbe faticare a battere i già retrocessi bresciani, mentre Legnano e Savona si giocano lo scontro diretto. La Pro, in caso di arrivo a 41 col Legnano, è in vantaggio negli scontri diretti, mentre il Savona è in vantaggio sui vercellesi, e quindi se vince incontrerebbe il Sassuolo. Difficile, invece, l'incrocio col Legnano, che deve vincere e sperare che la Pro non batta il Palazzolo. Aver conquistato la matematica certezza di disputare gli spareggi, è di fondamentale importanza nella gestione delle energie e degli uomini: Bergodi potrà far rifiatare chi sta giocando di più per far trovare tutti pronti nel momento cruciale. Per ora la squadra è in un buono stato di forma (per la prima volta in questa stagione ha ottenuto 3 risultati utili consecutivi) e tutti sono a disposizione (tranne Morello, che ne avrà ancora per poco), come precisa anche il tecnico«Contro di noi sarà durissima giocare. Non è un caso che siamo arrivati al top della condizione proprio adesso. fisicamente stiamo molto bene e stiamo anche disputando buone partite grazie ad una crescita anche psicologica. Alcuni atleti sono cresciuti parecchio nel corso della stagione e ora i frutti si vedono. Il merito di questi risultati va soprattutto a loro, il gruppo ora non molla mai e anche chi gioca meno sta dando tutto per conquistare la salvezza. Domenica a Biella giocherà chi è stato meno utilizzato, voglio comunque un risultato positivo». Questo è invece l'appello alla città da parte di Remo Morini«Voglio che la città ci sostenga almeno in questa occasione, possiamo farcela ma abbiamo bisogno dell'apporto di tutti».

domenica 13 settembre 2020

06/03/2004 - Sergio Sassi spiega i motivi dell'allontanamento di Silvestrini


«Ho parlato con Bergodi che si sente fiducioso e determinato, mi sembra fondamentale visto i problemi che abbiamo». Sergio Sassi commenta così il momento del Sassuolo, tra provvedimenti punitivi e dissapori in società: «Abbiamo fatto un nuovo sacrificio economico per permettere alla squadra di allenarsi in Romagna, mi pare che i giocatori comunque abbiano capito lo spirito dei provvedimenti presi. Ci aspettiamo una reazione e soprattutto il massimo dell'impegno da parte di tutti. La società? E' vero che Silvestrini vive male i risultati negativi, perché lui è un vincente, e quindi vuole rimanere defilato in questo momento. Ma posso garantire che ci sentiamo quasi tutti i giorni e che il progetto che abbiamo vogliamo portarlo avanti tutti. E' per questo motivo che dobbiamo salvarci a tutti i costi». Silvestrini defilato, quindi, per Sassi i motivi non sono tecnici: «E' vero che voleva prendere più giocatori, ma parlando con Bergodi abbiamo accettato la sua idea di non fare rivoluzioni senza conflitti societari. I tanti contratti biennali? Esamineremo la situazione a fine anno, di certo se retrocediamo saranno carta straccia».

lunedì 18 maggio 2020

24/12/2003 - Federici e il tabù dei gol in casa

Daniele Federici
Il centravanti del Sassuolo, Daniele Federici, ha già segnato 6 reti in queste prime 16 gare, una media da bomber di razza, ma tutte in trasferta. L'ultima perla la doppietta (di testa) messa a segno domenica scorsa a Palazzolo. Erano davvero anni che a Sassuolo non emergeva un centravanti prolifico e convincente come Daniele Federici. Diciamo che era dalla prima stagione di Andrea Tedeschi, tornato quest'anno in neroverde dopo alcune stagioni. E Federici è consapevole di essere in un buon momento: «Il mio obiettivo è quello di arrivare in doppia cifra, battendo il mio record di gol (che è di 9, segnati a Frosinone alcuni anni fa), ma il vero obiettivo è di raggiungere la salvezza con il Sassuolo. Ero convinto che la nostra squadra fosse un buon gruppo anche quando si andava male, ora con queste due vittorie abbiamo finalmente dimostrato il nostro valore». Quale è stata la svolta? - «Ci mancava la vittoria, quella contro il Legnano ci ha sbloccati. E pensare che solo due settimane fa avevamo 9 punti di ritardo dalla salvezza, mentre ora siamo a -4»Nelle ultime due gare il tuo compagno in attacco è stato Sgambati, poi è subentrato Tedeschi. Come ti trovi meglio? - «Diciamo che la formula è stata vincente, è chiaro che Tedeschi è affidabile ed esperto per poter far bene anche entrando a partita iniziata, come ha fatto nelle ultime due occasioni. Decide il mister, a me va bene comunque»I sei punti conquistati permettono un Natale sereno... «E' vero, se fossimo stati ancora ultimi la sosta avrebbe pesato moltissimo, cosi invece possiamo stare tranquilli». A quando il primo gol davanti ai tifosi del Ricci? - «Spero già il 6 gennaio. Ho segnato solo in Coppa Italia col Ravenna, speriamo di segnare in campionato».

domenica 17 maggio 2020

28/11/2003 - Balugani si congeda da signore: no alle polemiche sì al realismo

La parola a Gianni Balugani. L'ormai ex allenatore del Sassuolo risponde alle domande ma non intende, in alcun modo, polemizzare: «Al Sassuolo auguro solo del bene - spiega - spero proprio che la squadra si riprenda, lo meritano sia la società, che i giocatori che il nuovo tecnico».
Il suo stato d'animo, a pochi giorni dalle dimissioni, è sereno e il tecnico modenese non ha nessuna intenzione di fare polemica: «Sono ancora convinto che questa squadra si possa risollevare, spero proprio che i giocatori mi diano ragione. Conosco Bergodi e credo che abbia il carattere per svolgere bene il lavoro a cui è chiamato, la società esiste ed è forte, ci sono i presupposti per fare bene. Mi auguro che tutti remino nella stessa direzione e, per quanto mi riguarda, farò il tifo per loro. Le dimissioni sono state un gesto proprio per dare atto a questa società dell'impegno e per ringraziarla di avermi scelto».
Cosa si rimprovera? E cosa rimprovera ad altri? «Sicuramente ho delle colpe e me ne assumo la responsabilità. Diverse coincidenze e concomitanze negative ci hanno perseguitato e hanno influito sui risultati, è sempre stato impossibile far giocare tutti. Per quanto riguarda le responsabilità di altri preferisco non rispondere e non alimentare polemiche, che sarebbero assolutamente inutili».
Quale è stata la svolta negativa?«Probabilmente nelle ultime partite abbiamo affrontato squadre di grande livello, come Mantova e Cremonese, e con l'organico non al completo abbiamo pagato duramente. Ma alla fine il clima era molto pesante, quasi da ultima spiaggia, che ha condizionato psicologicamente gli atleti. La tensione nervosa è salita di molto, ma ora c'è la possibilità di ricaricare le pile. I giocatori devono far vedere quello che valgono, sono convinto che questo gruppo sia comunque in grado di conquistare i traguardi che ci eravamo prefissi a inizio stagione».
Vuole dire qualcosa al nuovo allenatore?«A Bergodi non voglio dire nulla, perché è giusto che si lui stesso a farsi la propria idea. Ha il tempo per uscire da questa situazione difficile e ne ha le capacità. Posso fare solo un grande "in bocca al lupo" a lui e alla squadra».

25/11/2003 - Bergodi si presenta

Cristiano Bergodi
Il Sassuolo ha voltato pagina. Da ieri Cristiano Bergodi ha preso il comando di una squadra oggi alla deriva. L'obiettivo è condurla in salvo, darle un volto, un'identità, che Bergodi vorrebbe simile a lui: «Cattiva e mai disposta a perdere». Il nuovo tecnico ha firmato per restare fino a fine stagione. Poi dipenderà dall'esito del suo mandato. Per ora niente rinforzi sul campo.
«Qui porto la mia esperienza di Imola, quando subentrai la situazione era disperata e alla fine ci siamo salvati. Questo Sassuolo non ha una squadra di incapaci, non conosco tutti i giocatori ma sento di poter dire che la salvezza resta un traguardo possibile, se poi arriverà qualcosa in più tanto meglio». Garbato e serio, coi piedi per terra, con l'umiltà e la fiducia che servono. Bergodi si è presentato cosi, con la missione di far ritrovare al Sassuolo la strada della C2, smarrita negli ultimi tempi. Ad accogliere il nuovo tecnico c'era il consiglio al gran completo. Un segnale preciso di solidità e unità, lanciato in un momento cosi delicato. Al fianco di Bergodi il suo stretto collaboratore Raniero Calliari: «E' una persona preparata che stimo molto - ha detto presentandolo Bergodi - e poi quattro occhi vedono sicuramente meglio di due». Al nuovo staff viene chiesto di ripetere il miracolo dell'Imolese. «Non ho la bacchetta magica - si schernisce Bergodi, mostrando doverosa prudenza - occorrerà lavorare sodo, per restituire fiducia e personalità a questo gruppo».
La sua impressione? «Ho visto i ragazzi solo contro il Monza. Troppo poco per trarre conclusioni. Una squadra che può contare su giocatori importanti e che non merita il fondo classifica».
Da dove comincerà?«La squadra è troppo tesa e contratta, probabilmente a causa di mancate gratificazioni, le vittorie, finora assenti. Occorrerà quindi lavorare sul piano psicologico, anche per non continuare a finire le gare in 10. Di certo, quanto al gioco, non ci limiteremo ad adattarci a quello degli avversari, dovremo maturare una nostra personalità, uno stile aggressivo e pimpante».
Subito due trasferte... «Non sono preoccupato. Ho solo voglia di dare corso al mio impegno, di trasmettere entusiasmo, stimoli e motivazioni nuove ai ragazzi». Tanto che ieri il mister era già al Ricci per ricomporre le trame di un Sassuolo da salvare.

20/11/2003 - Remo Morini è fiducioso: "Il Sassuolo non retrocederà"

«Domenica contro il Monza vogliamo vedere un Sassuolo trasformato. La squadra deve fare assolutamente dimenticare il secondo tempo col Mantova e la partita con la Cremonese». Remo Morini, dal 1980 oramai storico dirigente dei neroverdi, suona la carica.
Morini è una bandiera della dirigenza, c'era già 23 anni fa. Oggi si occupa delle sponsorizzazioni, un fronte delicato specie quando le cose non vanno troppo bene. 

Remo Morini, storico dirigente neroverde

«Devo dire invece che i sassolesi ci hanno aiutato, ci stanno aiutando nonostante il disastro dello scorso anno e la partenza infelice di questa stagione - spiega Morini - Per la Mapei, per tutti gli altri sponsor, per i tifosi prima ancora che per i dirigenti, che sono stimati e noti imprenditori della nostra città, oggi è necessario che la squadra esca, e in fretta, dalla situazione nella quale ci troviamo».
Analizziamola questa situazione, forse la più brutta negli ultimi anni della storia del Sassuolo, che pure non sono stati certamente brillanti. «Purtroppo è cosi. Lo scorso anno pensavamo di avere toccato il fondo. Non pensavamo certo, dopo l'impegno e la serietà che tutti ci abbiamo messo di ritrovarci così... Ultimi in classifica».
Temi una nuova retrocessione?«Non voglio neanche pensarci. Questa squadra ha i mezzi tecnici ed organizzativi per meritarsi una posizione ben diversa. No il Sassuolo non retrocederà».
Intanto è a rischio la panchina di un tecnico stimato e navigato.«A Balugani è stata ribadita la fiducia di tutta la società, deve poter lavorare in tranquillità».
Il match col Monza è indiscutibilmente importante. Cosa si aspetta la società?«Vogliamo vedere un Sassuolo diverso. Una squadra che sappia lottare e conquistarsi il risultato. Una squadra che sappia scuotersi, un po' come a detto lo stesso capitano Lo Pinto proprio a voi della Gazzetta».
Tu che sei vicino alla squadra come l'hai vista in questi giorni?
«Credo che i ragazzi abbiano capito, si stanno preparando con scrupolo e impegno. Ormai l'appuntamento con il Sassuolo che noi dirigenti ci aspettiamo, ovvero una squadra tenace e capace di lottare, non può più essere rinviato. E io resto fiducioso».