«Domenica contro il Monza vogliamo vedere un Sassuolo trasformato. La squadra deve fare assolutamente dimenticare il secondo tempo col Mantova e la partita con la Cremonese». Remo Morini, dal 1980 oramai storico dirigente dei neroverdi, suona la carica.
Morini è una bandiera della dirigenza, c'era già 23 anni fa. Oggi si occupa delle sponsorizzazioni, un fronte delicato specie quando le cose non vanno troppo bene.
«Devo dire invece che i sassolesi ci hanno aiutato, ci stanno aiutando nonostante il disastro dello scorso anno e la partenza infelice di questa stagione - spiega Morini - Per la Mapei, per tutti gli altri sponsor, per i tifosi prima ancora che per i dirigenti, che sono stimati e noti imprenditori della nostra città, oggi è necessario che la squadra esca, e in fretta, dalla situazione nella quale ci troviamo».
Analizziamola questa situazione, forse la più brutta negli ultimi anni della storia del Sassuolo, che pure non sono stati certamente brillanti. - «Purtroppo è cosi. Lo scorso anno pensavamo di avere toccato il fondo. Non pensavamo certo, dopo l'impegno e la serietà che tutti ci abbiamo messo di ritrovarci così... Ultimi in classifica».
Temi una nuova retrocessione? - «Non voglio neanche pensarci. Questa squadra ha i mezzi tecnici ed organizzativi per meritarsi una posizione ben diversa. No il Sassuolo non retrocederà».
Intanto è a rischio la panchina di un tecnico stimato e navigato. - «A Balugani è stata ribadita la fiducia di tutta la società, deve poter lavorare in tranquillità».
Il match col Monza è indiscutibilmente importante. Cosa si aspetta la società? - «Vogliamo vedere un Sassuolo diverso. Una squadra che sappia lottare e conquistarsi il risultato. Una squadra che sappia scuotersi, un po' come a detto lo stesso capitano Lo Pinto proprio a voi della Gazzetta».
Tu che sei vicino alla squadra come l'hai vista in questi giorni?
«Credo che i ragazzi abbiano capito, si stanno preparando con scrupolo e impegno. Ormai l'appuntamento con il Sassuolo che noi dirigenti ci aspettiamo, ovvero una squadra tenace e capace di lottare, non può più essere rinviato. E io resto fiducioso».
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