Il Sassuolo si ripresenta al campionato interregionale al via della stagione 1981/1982, sempre con Prati alla presidenza e Franco Martinelli in panchina, partecipando al girone C emiliano-romagnolo, ottenendo il 6° posto finale grazie alle 13 reti del bomber Maini. L'annata seguente (1982/1983) il bomber si conferma con 12 segnature e per i neroverdi è 8° posto in un girone misto emiliano-veneto, ponendo le basi per il salto di categoria. Nel frattempo la società passa nelle mani di un nuovo proprietario: il Rag. Claudio Sassi.
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| La rosa del Sassuolo 1983/84, vincitore del campionato Interregionale e per la prima volta promosso in C2 |
La stagione 1983/1984 è una di quelle storiche per la squadra di Sassuolo: si ha un primo appoggio esterno di Giorgio Squinzi con la Mapei, e i risultati si vedono; al termine di un lungo duello a distanza con il Rovigo, gli emiliani vincono il girone D (con sole 3 sconfitte) approdando per la prima volta nel campionato di Serie C2. Sempre con l'attaccante Maini sugli scudi, questa volta con 15 gol. Per la C2, dove viene inserito nel girone C, si ha la conferma di tutto lo staff a partire dal tecnico della promozione Aurelio Dotti, per una squadra formata da quasi tutti giocatori della zona. Una stagione da incorniciare per i neroverdi, che chiudono con un ottimo 6° posto: una sola sconfitta interna, spinti come sempre dal bomber Piero Maini, che conferma le sue qualità anche nella categoria superiore con 11 centri. Nel campionato successivo (1985/1986) il Sassuolo, pur confermando lo stesso gruppo, incontra alcuni problemi sul proprio cammino, riuscendo comunque a centrare una sofferta salvezza.
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| Il Sassuolo della stagione 1986/87 |
La stagione 1986/1987 vede gli emiliani spostati nel girone B; presidente è sempre il Rag. Sassi, mentre in panchina Ezio Galbiati, che in squadra può contare su buoni giocatori di categoria come lo stopper Malaguti, il mediano Residori, e il centrocampista Alessandro Pane (in seguito all'Empoli). Per i Sassolesi è da registrare anche il ritorno di Ezio Pascutti a rilevare Galbiati, per cercare di centrare la salvezza (che arriva). Nel 1987/1988, sempre inseriti nel girone B ma con alcuni cambiamenti importanti: la Mapei diventa sponsor e mette come general manager l'ex ala di Inter e Fiorentina Giorgio Mariani, mentre in panchina troviamo Giancarlo Magrin. Viene abbandonata la storica sede di via Fossetta 1 per passare in Piazza Risorgimento 47, dove è situato lo stadio "Enzo Ricci". Confermati Residori e Montanini, in prima squadra si affacciano anche il bomber Cosimo Francioso (prelevato dal Galatina) e anche un giovanissimo Schenardi, al tempo nemmeno ventenne, arrivato in prestito dalla cremonese. Per il centrocampista, alla fine della stagione, saranno 33 le presenze e due i gol. Ma la squadra arranca, arrivando terzultima con 28 punti e arriva la retrocessione con il Suzzara e la Pro Patria. Al termine della stagione per Suzzara e Sassuolo ci sarà anche il ripescaggio in categoria.
Nel campionato successivo (1988/1989), il tecnico Guido Mammì, con un Sassuolo che trova una sua precisa identità con Aloise, Paraluppi, Zuccheri, in difesa Schenardi e Liset, Residori e Lagrasta a centrocampo oltre agli attaccanti Paraluppi e D'Agostino con 24 gol complessivi. Un gruppo che, nonostante il cambio in panchina da Mammì ad Adelmo Capelli, ottiene un 5° posto di tutto rispetto.
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| Il Sassuolo della stagione 1989/90 sponsorizzato Mapei |
La stagione 1989/1990 vede la formazione neroverde sempre nel girone B di C2; si registrano alcune partenze importanti come quella di Liset. Il Sassuolo conferma comunque la solita intelaiatura con Schenardi sempre più simbolo della squadra; inizialmente in panchina Adelmo Capelli, quindi Raffaello Vernacchia (ex ala dell'Atalanta in B) e poi Gianni Seghedoni, ma non riesce a raddrizzare la baracca. Al termine del campionato i sassolesi non possono evitare la caduta in Interregionale accompagnati da JuveDomo e Orceana.



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