| Curva ospiti al Ricci |
Sassuolo dunque che fa di tutto per dimenticare una partita in cui i neroverdi sono sembrati troppo brutti per essere veri. Onore alla Biellese, ma il Sassuolo visto contro i piemontesi lascerebbe ben poche speranze di salvezza. È lecito attendersi, e lo farà per primo Bergodi, una gara tutta voglia e determinazione perché le giornate alla fine sono ancora 17 e niente è perduto. Per quanto riguarda la rosa a disposizione del tecnico, sono infortunati i difensori Bonaldo e Ardenghi (quest'ultimo ne avrà per 4-6 settimane). È pronto comunque Ruopolo, giocatore, a nostro avviso, di grande affidamento e probabilmente verrà recuperato anche Bernardini. In campo dal primo minuto potrebbe andare anche Clara, ma il condizionale è d'obbligo perché il mister non si sbilancia sulla formazione. I tre punti comunque, Pizzighettone permettendo, non possono sfuggire oggi anche perché i prossimi avversari si chiameranno Pro Sesto e Valenzana.
Veniamo al Pizzighettone, che dall'alto dei suoi 25 punti può puntare a ben altri traguardi. La matricola cremonese ha attraversato di recente un periodo opaco, ma l'ultima gara, a stare alle cronache, l'ha vista pareggiare largamente contro la capolista Alto Adige. E l'attaccante Gay, oggi forse in panchina, ha fallito anche un rigore parato da quel Servili che è risultato migliore in campo.
IL TABELLINO
LA CRONACA - Timore, sfortuna, decisioni arbitrali sbagliate, marchiani errori... La sconfitta del Sassuolo (la seconda consecutiva al Ricci) contro il Pizzighettone è un mix letale di questi elementi. Quel che resta, alla fine, è l'ennesimo KO, il -7 dalla salvezza diretta e il +3 sull'ultimo posto, grazie al punto conquistato dal Palazzolo a Cremona. Motivi di recriminazione non mancano, ma l'ambiente neroverde non deve assolutamente cercare alibi.
- 2° - Parte bene il Sassuolo: Tondo e Gilioli confezionano una bella discesa sulla sinistra, palla per Federici che conclude malamente.
- 13° - Il Sassuolo però si spegne subito e Gay chiama un incerto Giaroli alla deviazione in due tempi.
- 23° - Federici è troppo solo; prova a fare tutto da solo ma la mira del diagonale è imprecisa.
- 36° - Il Pizzighettone si limita a controllare ma non punge e all'inizio della ripresa è ancora il Sassuolo a premere; Gilioli innesca Tondo che non conclude da buona posizione ma mette al centro dove non ci sono compagni.
- 56° - Il patatrac: contrattacco del Pizzighettone, Parmesani serve a destra Gay che è solo dopo aver battuto in velocità Malpeli e grazie alla chiusura errata di Tondo, l'attaccante lombardo ha il tempo di prendere la mira e di fulminare Giaroli con un diagonale di destro (0-1).
- Il Sassuolo prova a reagire. Clara prende il posto di uno spento Morello, Tedeschi sostituisce l'acciaccato Federici.
- 70° - Arriva un pareggio tutto sommato meritato. Gilioli mette un pallone da sinistra a destra, Clara irrompe e con un tiro un po' sbilenco beffa Arcari (1-1).
- Il gol rilancia il Sassuolo che ci mette entusiasmo e voglia.
- 88° - Dopo una respinta su una botta di Malpeli Tedeschi è pronto a concludere da pochi passi ma viene atterrato. L'arbitro lascia correre tra le proteste del Sassuolo.
- 90° - Cross dalla sinistra di Parmesani, Tondo anticipa Gay ma infila la propria porta per il definitivo 1-2.
- 91° - I neroverdi perdono la testa, Gilioli viene cacciato per un brutto fallo.
- 93°- L'arbitro espelle anche Tedeschi, reo di avergli ricordato il rigore non fischiato.
Il Sassuolo lascia quindi l'intera posta al Pizzighettone a causa degli episodi sfortunati, ma deve anche recitare il mea culpa. L'undici di Bergodi ha faticato nel primo tempo, è andato sotto in avvio di ripresa, ha recuperato per poi cadere in un finale convulso terminato con due espulsi (Gilioli e Tedeschi). Bergodi ha provato a rimescolare le carte, con Federici unica punta supportato da Gilioli a sinistra, con un centrocampo folto ma poco dinamico, in particolare Lo Pinto e Baresi hanno deluso, e con una difesa rivoluzionata, con Ruopolo in luogo di Bonaldo e col rientrante Bernardini per Ardenghi.
POST-PARTITA - Il dopo-gara in casa neroverde si consuma tra le recriminazioni per il rigore non concesso e la delusione per l'ennesima prova d'appello fallita. Bergodi scuote i suoi: «Dobbiamo reagire». Il secondo KO casalingo consecutivo brucia ancora di più della batosta di martedì scorso contro la Biellese: «Stavolta la squadra - spiega il tecnico - aveva reagito allo svantaggio e se l'arbitro avesse fischiato quel rigore a nostro favore sarebbe finita diversamente». L'allenatore analizza la gara a partire dal primo tempo decisamente anonimo offerto dai suoi: «E' vero, nel primo tempo eravamo sicuramente contratti e nervosi, ma credo sia comprensibile vista anche la gara di martedì scorso. Nella ripresa invece mi è piaciuta molto la reazione della squadra». Così sul banco degli imputati finisce soprattutto il direttore di gara, reo di non avere concesso un rigore sull'1-1 e a pochi minuti dalla fine: «Quel rigore avrebbe cambiato faccia alla partita. Tedeschi stava calciando a botta sicura ed è stato tirato giù: era un rigore clamoroso. Subito dopo è arrivato il gol del 1-2 che per noi è stato una coltellata. Non mi è piaciuto nemmeno l'utilizzo dei cartellini da parte dell'arbitro: passi per il rosso a Gilioli, che ha commesso una stupidaggine, ma due espulsi nei minuti di recupero mi sembrano un po' troppi». Si fa fatica però a spiegare l'ennesima passo falso solo con un errore dell' arbitro. Bergodi dapprima abbozza una difesa d'ufficio, poi però corregge il tiro e riconosce qualche responsabilità dei suoi: «Non posso rimproverare nulla alla squadra. La difesa? Nel complesso si è mossa bene, ma avete visto tutti come abbiamo preso gol: abbiamo commesso due errori stupidi. Siamo mancati anche in fase conclusiva. Ci è già capitato: arriviamo spesso sul fondo poi però non riusciamo a concretizzare queste occasioni».
Sulla necessità di intervenire in sede di mercato il tecnico non si sbottona troppo: «Tocca alla società fare certe scelte. Io ho qualche idea in testa su come intervenire ma fin ad ora non c'è stato ancora modo di parlarne con la dirigenza». La situazione di classifica è allarmante. Bergodi però sforza di mantenere un pizzico di ottimismo: «Dobbiamo cercare di restare tranquilli e sereni e continuare a lavorare come abbiamo fatto fin ad ora. Non sono cieco, mi rendo conto che la situazione è drammatica. L'anno scorso ad Imola ero in condizioni di classifica simili ma ci siamo salvati: il campionato è lungo, c'è ancora la possibilità di fare bene. La situazione è di emergenza, ma dobbiamo andare avanti».
Il Sassuolo, comunque, è parso bloccato a livello mentale, troppe volte al limite dell'area i neroverdi non si sono presi la responsabilità di concludere ma si sono complicati le cose. A questo punto il consiglio della società, che si ritroverà in settimana, deve seriamente prendere in considerazione l'ipotesi di tornare sul mercato. Serve un uomo per reparto, per ridare fiato a una truppa che è tornata a smarrirsi dopo le illusioni di fine 2003. E' chiaro che il bilancio non consente follie e che qualche atleta andrà ceduto, ma l'arrivo di una punta, di un centrocampista che sappia far gioco e saltare l'uomo e di un difensore di categoria sono necessari. La salvezza è troppo importante. Sabato prossimo, nella gara contro la Pro Sesto (a Sesto San Giovanni da oltre 20 anni si gioca il sabato pomeriggio), il Sassuolo dovrà fare i conti con una vera e propria emergenza. Oltre ad Ardenghi, fermo per oltre un mese, il tecnico Bergodi dovrà fare sicuramente a meno anche di Baresi (diffidato e ieri ammonito), Gilioli e Tedeschi (espulsi a fine gara). Quattro assenze pesanti, mentre dovrebbero recuperare sia Bonaldo, ieri in tribuna per una leggera contrattura, che Federici. Il centravanti è uscito nel corso della ripresa per una botta subita a una gamba, ma non dovrebbe accusare problemi particolari. La trasferta di Sesto San Giovanni si prospetta come molto difficile, la Pro Sesto (che ha recentemente sostituito il tecnico Trainini con l'ex milanista Nava, atleta che ha chiuso la carriera proprio a Sesto) non nasconde di puntare alla promozione in C1 e tenterà di restare agganciata alla vetta della graduatoria. Il Sassuolo, ora a soli +3 dall'ultimo posto, ha una trasferta davvero difficile.
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