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| Lo Stemma della Biellese |
Il Sassuolo ha dunque lasciato al Palazzolo lo scomodo fanalino di coda e si appresta a cercare di sfruttare al meglio il doppio turno casalingo, quello odierno di chiusura del girone d'andata e quello di domenica contro il Pizzighettone. Fare tabelle e previsioni prima di giocare non piace al mister, che preferisce sottolineare le difficoltà di entrambi gli impegni che attendono i suoi ragazzi. Oltre al morale alto, c'è anche il conforto di poter contare finalmente su quasi tutta la rosa (il solo Bernardini è fuori soprattutto per ragioni precauzionali). C'è addirittura un uomo in più, quel Clara che probabilmente farà oggi il suo debutto anche se difficilmente andrà in campo dall'inizio. Bergodi dovrebbe infatti dare fiducia, almeno in partenza, a quasi tutti gli atleti che hanno saputo conquistare 6 punti nelle ultime 2 partite e sui quali conta per un successo che li porterebbe ancora più vicini alla zona salvezza. Ma la Biellese, che ha il centrocampista Biagi squalificato, cercherà di cogliere almeno quel punto che la manterrebbe alle attuali 6 lunghezze dai neroverdi, anche se occorre ricordare che i ragazzi di Brucato devono recuperare la gara sospesa a Mantova. Con i quattro gol di Palazzolo, il Sassuolo ha lasciato ai piemontesi il poco lusinghiero primato di squadra meno prolifica del girone, anche se i loro 10 gol li hanno saputi distribuire bene. Compagine equilibrata, la Biellese ha infatti equamente diviso i 18 punti conquistati fra gare interne e in trasferta. Fuori casa ha vinto tre volte (a Monza, Belluno e Palazzolo), perse altrettante e cerca quindi di cogliere almeno quel pareggio che finora le manca.
PRECEDENTI - Per quanto riguarda i precedenti, l'unico incontro fra le due società si è avuto nel 2000/2001. Al Ricci il 5 maggio 2001 i neroverdi superarono i piemontesi per 2-1 con un autogol di Tubaldo al 36°, pareggiato dallo stesso giocatore al 42'. Nella ripresa la rete decisiva fu siglata dallo svizzero Isabella al 14°.
IL TABELLINO
LA CRONACA - Il Sassuolo torna sulla terra e lo fa con una caduta pesante. Il KO interno contro la Biellese (davvero una gran bella squadra) fa ripiombare la zona salvezza a -6 e lascia i neroverdi al penultimo posto in campionato. Domenica prossima, ancora in casa, serve il riscatto col Pizzighettone per accorciare di nuovo la classifica. Ma con appena 12 punti alla fine del girone d'andata sarà difficile salvarsi senza passare dai playout.
La Biellese è arrivata al Ricci con solo 15 atleti a causa di molte assenze, ma determinata e convinta di fare il colpaccio. I bianconeri di Brucato hanno vinto con pieno merito, mettendo sotto un Sassuolo che (forse) credeva passato il peggio. E invece... Invece ieri al Ricci si è assistito a una prova opaca e abulica da parte dell'undici di Bergodi, in balia di una squadra sicuramente migliore di quanto ci si aspettasse, ma che ha anche avuto la strada spianata dalla pochezza dei padroni di casa. Bergodi ha insistito con la formazione iniziale schierata col Legnano e a Palazzolo, non inserendo il nuovo acquisto Clara a destra (in luogo di un Santunione poco reattivo) e Tedeschi in attacco al fianco di Federici, dando ancora fiducia a Sgambati. Scelte rispettabili, ma che alla fine hanno dato torto al tecnico romano, anche perché una volta fatti i tre cambi (ma col risultato già di 0-2) si è infortunato Ardenghi a 22 minuti dal termine. Sassuolo in 10 e Biellese che ha calato il tris prima di fallire un gran numero di occasioni per rendere ancora più pingue il bottino.
Forse, come ha detto lo stesso Bergodi, è un bene dover dimenticare subito questa sconfitta per concentrarsi sul Pizzighettone (che arriverà al Ricci tra quattro giorni), ma la salvezza si allontana (ora è a -6). Correre ai ripari si può, e il mercato offre questa possibilità. Sforzini è già alla Reggiana, la società sta cercando di cedere alcuni atleti (Landini in testa) per pescare qualche altro rinforzo. Suggeriamo un centrocampista che sappia far girare la squadra quando Lo Pinto (ieri in ombra) non si dimostri all'altezza. Ma anche un difensore di categoria e un attaccante veloce farebbero molto comodo.
- 17° - Serra impegna severamente Giaroli dopo una discesa ubriacante a sinistra.
- 22° - Ci prova Mazzia su punizione ma alza la mira.
- 24° - Il patatrac: Bonaldo anticipa in scivolata Torri, ma poi cincischia e si fa soffiare la sfera, nuovo intervento ma nettamente irregolare e rigore che Ferretti trasforma (0-1).
- La Biellese continua a far girare la palla con grande abilità, i centrocampisti del Sassuolo sono fuori giri.
- 40° - L'arbitro grazia Santunione, autore di un intervento in area su Serra.
- 50° - Giaroli è autore di un intervento prodigioso su Serra.
- 51° - Tiro altissimo di Malpeli da fuori area.
- 53° - Il Sassuolo capitola ancora: Ferretti di testa lancia il contropiede di Torri che passa tra Ardenghi e Montipò prima di raddoppiare (0-2).
- Buio fitto sul Sassuolo: Clara e Tedeschi non riescono ad incidere.
- 61° - Berger impegna ancora Giaroli.
- 68° - Si blocca Ardenghi, ma Bergodi ha già fatto il terzo cambio (Gilioli per Lo Pinto) e i neroverdi restano in 10.
- 70° - Il tris ancora con Torri, che stacca di testa perfettamente solo su un traversone dalla destra (0-3).
- Da lì al termine ancora occasioni a ripetizione della Biellese.
- 90° - Il primo tiro nello specchio della porta del Sassuolo su punizione con Baresi.
| Omar Torri, autore di una doppietta |
POST-PARTITA - Solo carbone indigesto nella calza neroverde che la Befana ha portato a Bergodi. Il tecnico del Sassuolo ha dovuto ingoiare ieri un amaro boccone, che tuttavia non lo ha scomposto più di tanto. Il tecnico neroverde resta fiducioso e replica poi con convinzione a chi gli ha contestato che la formazione schierata al Ricci non era forse quella giusta. «L'undici che ha giocato oggi - spiega Bergodi - è quello che ha vinto le ultime due partite dopo 10 mesi che non accadeva. Perché cambiare? Mi sembrava giusto premiare quei giocatori e mantenere la stessa squadra che aveva vinto e ben figurato».
Mister come spiega una prestazione cosi incolore? - «Abbiamo commesso certamente tanti errori individuali che abbiamo pagato a caro prezzo. Non c'è sotto esame nessuno sia ben chiaro. Va detto poi che la Biellese è indubbiamente una buona squadra, sono superiori a noi, si sono dimostrati ben organizzati e ci hanno creato non poche difficoltà. Purtroppo può succedere di sbagliare una partita, noi venivamo da due vittorie, ma non siamo certo il Real Madrid...se siamo in questa posizione di classifica qualche problema c'è. E' indubbiamente mancata la reazione dopo il rigore e poi non siamo più riusciti a prendere in mano il match». Poi anche l'infortunio a Ardenghi subito dopo il terzo cambio. - «Certo anche quello, avevo detto ai ragazzi di stare attenti a non subire la seconda rete, ma purtroppo è andata cosi, ci può stare non sono preoccupato». La salvezza è a meno sei. - «So che devo fare tanti punti, non sto a guardare i risultati delle altre squadre e tanto meno la posizione di classifica. Il lavoro da fare è tanto e non solo dal punto di vista del gioco, ma anche sul piano psicologico». Quanto può avere influito la sosta? - «Beh personalmente ritengo che le soste non portino mai grande positività. Ma sia ben chiaro che non voglio attaccarmi alla scusa della sosta, la prestazione di oggi purtroppo non è stata buona, è andata male e basta». Domenica contro il Pizzighettone: - «Mi ricordo quando giocavo io che di solito quando perdevo una partita non vedo l'ora di tornare in campo per riscattare la sconfitta. Penso che sia cosi anche per i miei ragazzi. Riprendiamo ad allenarci senza fasciarci la testa e affronteremo l'avversario con determinazione dimenticando subito la prestazione con la Biellese».
Non può che essere soddisfatto mister Giuseppe Brucato: «Non era un match semplice, ma siamo riusciti ad entrare subito in partita e il risultato ci ha premiati. Venivamo da cinque risultati utili consecutivi e indubbiamente siamo in un buon momento».

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