| Gioacchino Prisciandaro |
«La partita - continua a ripetere mister Balugani - è di quelle da vincere senza temere troppo il blasone di avversari che finora, pur essendo il Sassuolo ancora senza vittorie, non hanno mai surclassato i neroverdi».
Di fronte una Cremonese che ha 13 punti, una posizione di centro in compagnia dell'Ivrea, con quattro successi, altrettante sconfitte e un solo pareggio. Stella della squadra e capocannoniere del girone è quel Gioacchino Prisciandaro, 33 anni, che ha segnato ben 11 delle 20 reti della formazione grigiorossa.
PRECEDENTI
In C2, le due compagini si ritrovano per la seconda volta al "Ricci" dopo il successo neroverde per 2-1 del 15 ottobre 2000. Il Sassuolo andò sul 2-0 con Moschella e Ballotta e poi Pau ridusse le distanze.
IL TABELLINO
LA CRONACA
Un brutto Sassuolo incappa nella prima sconfitta casalinga della stagione, resta all'ultimo posto della graduatoria (in coabitazione col Savona) e continua a registrare infortuni a raffica. La posizione del tecnico Balugani, che pure deve fare i conti con una rosa raffazzonata e ricca solo di assenti, non sembra in pericolo nell'immediato, ma il consiglio di questa sera parlerà (inevitabilmente) anche del tecnico. E domenica si va a Mantova per tentare l'impresa.
E' una sconfitta brutta e pericolosa quella del Sassuolo contro la Cremonese. Brutta perché arrivata dopo una gara insipida e senza acuti da parte dei neroverdi, pericolosa perché la Cremonese è passata su una squadra in evidente difficoltà tecnica e fisica (a causa dei tanti assenti) ma che non ha nemmeno messo in campo la determinazione che ci si poteva attendere. Un Sassuolo spento ha cosi ceduto senza lottare più di tanto contro il miglior attacco del campionato e il bomber Prisciandaro, che con una doppietta fulminante raggiunge la strabiliante quota di 13 gol in 10 partite!
Il Sassuolo può recriminare con la cattiva sorte (anche se gli infortuni sono davvero tanti...), e deve recitare il mea-culpa per aver consegnato il centrocampo ai grigiorossi in pratica da subito. L'assenza di Baresi (squalificato, mentre domenica non ci sarà Montipò espulso ieri, altro dato davvero preoccupante) ha costretto Balugani a piazzare al centro il rientrante Morello al fianco di Malpeli, mentre a destra giostra Sgambati e a sinistra Gilioli. L'incidente occorso a Malpeli, che dopo pochi minuti si infortuna a una caviglia restando comunque in campo, complica ulteriormente le cose (il capitano uscirà nel finale decisamente malconcio) a fronte di una Cremonese aggressiva al punto giusto (al termine i grigiorossi hanno commesso 7 falli in più dei neroverdi) e capace di infilare il coltello nella piaga grazie soprattutto al giovane furetto Marchesetti. Il Sassuolo avrebbe speranze solo arrivando sul fondo a piazzare cross per le torri Federici e Tedeschi (in campo grazie a una infiltrazione), ma di traversoni pericolosi ne arriva solo uno, su cui Tedeschi viene strattonato da un avversario. Per il resto poco o nulla da segnalare in fase offensiva e i 5 punti di distacco dalla zona salvezza stanno diventando troppi.
- 5° - Partenza sprint degli ospiti, pericolosi con Marchesetti.
- 7° - La Cagnina ci prova ma trova la grande risposta di Giaroli.
- 11° - Forlani manca la girata dopo un bel centro di Coletto.
- 13° - Il Sassuolo si fa vedere: Federici mette alto di testa.
- I neroverdi crescono, ma non riescono a rendersi pericolosi, mentre la Cremonese cala il ritmo.
- 33° - Morello dalla distanza costringe Bianchi in corner di pugno.
- 34° - Un errore di Bonaldo libera Marchesetti, Giaroli esce alla disperata e sventa il pericolo.
- 51° - Nella ripresa il copione, purtroppo, non cambia e la Cremonese passa: Bonaldo cintura in area La Cagnina, penalty che il bomber Gioacchino Prisciandaro trasforma (0-1).
- Reazione poco incisiva del Sassuolo.
- 66° - E' ancora Prisciandaro a colpire: angolo di Marchesetti, colpo di testa del centravanti e balzo prodigioso di Giaroli, sulla palla si avventa ancora il bomber (Bernardini e Montipò non intervengono) e sfera nel sacco (0-2).
- Per il Sassuolo all'attivo solo un paio di conclusioni di Morello. Troppo poco per riaprire il match e domenica i neroverdi sono attesi dalla trasferta di Mantova. Uscire dalla buca non sarà facile.
POST-PARTITA
Gianni Balugani analizza la gara con lucidità. Il tecnico non nasconde le colpe e gli errori dei neroverdi ma non manca di sottolineare la situazione di emergenza in cui si trova il Sassuolo.
L'allenatore neroverde concorda con i cronisti: risultato a parte, la sconfitta con la Cremonese merita la qualifica di peggior gara casalinga disputata dal Sassuolo: «Sicuramente non abbiamo giocato bene. Senza dubbio è la partita più brutta che abbiamo disputato qui al Ricci - ammette il tecnico - e in trasferta abbiamo fatto peggio solo a Savona». Deludente sul piano del gioco, l'undici neroverde non ha incantato nemmeno sul piano della grinta e dell'agonismo: «E' vero: al di là del gioco, siamo stati fiacchi anche a livello psicologico. Abbiamo sbagliato l'approccio alla gara, ma anche dopo i primi 10 minuti abbiamo continuato a commettere errori. Non c'è stata la giusta reazione e non siamo riusciti a riequilibrare la partita». L'avversario non ha certamente agevolato il compito degli uomini di Balugani: «E' la miglior squadra che abbiamo incontrato finora. Può aver contributo il fatto che loro sono abituati a giocare con la stessa formazione dall'inizio del campionato, noi abbiamo potuto schierare la squadra costruita in estate soltanto col Ravenna in Coppa Italia». Balugani non rinuncia ad evidenziare gli ormai abituali problemi di formazione: «Non cerco scuse, purtroppo la realtà è questa. Speravamo di svuotare l'infermeria con la sosta, ma non è stato cosi. Contro la Cremonese, a centrocampo mancava Baresi e Malpeli si è fatto male nei primi minuti. Tedeschi non era in buone condizioni e Gilioli è uscito dal campo con il polso fasciato». Il tecnico spende qualche parola anche sull'arbitraggio: «Il rigore ci poteva stare, ma si poteva evitare l'espulsione di Montipò per un fallo banale e inoltre su Tedeschi c'era un rigore netto». L'allenatore spiega poi l'esclusione di Landini dall'undici iniziale: «Se Landini avesse avuto una condizione splendida durante la settimana, avrei rinunciato a Tedeschi, ma anche Landini ha qualche acciacco fisico». Vista la situazione, è inevitabile chiedere al tecnico se avverte sinistri scricchiolii sulla sua panchina: «Io sono qui per essere giudicato. Mi sono sempre assunto le mie responsabilità, talvolta anche quelle degli altri. La società è in grado di fare le sue valutazioni: da parte mia ho la coscienza tranquilla, ci tengo in maniera particolare a fare bene qui a Sassuolo. Rimane il fatto che ad ogni partita dobbiamo affrontare 5-6 assenze importanti. La classifica è comunque bugiarda. Mancano 24 partite: con i 3 punti e con qualche assenza in meno, possiamo recuperare presto il divario».
A fine gara, tra i dirigenti del Sassuolo c'è (comprensibilmente) poca voglia di parlare. Volti tesi e lungo conciliabolo tra alcuni dirigenti neroverdi, per analizzare a botta calda la situazione. Il presidente Rossi, Silvestrini, Sassi, Borghi, Baldelli, l'avvocato Pifferi e Morini si sono scambiati idee e opinioni nell'intento di cercare il modo di uscire dalla crisi.
Domani sera, quindi, il consiglio della società neroverde si riunirà e con ogni probabilità ci sarà uno scambio di idee anche con il tecnico Gianni Balugani. La posizione del tecnico pare salda, ma ovviamente la gara di domenica prossima a Mantova sarà un test assai delicato. Con ogni probabilità si parlerà anche di mercato, mancano infatti alternative al tecnico e le assenze di Tondo (fuori per altri 25 giorni) e Lo Pinto (ancora out, rientrerà forse col Monza). Tra l'altro prima dell'arrivo di Tedeschi, la società aveva cercato anche Marco Nappi (finito a Carrara) per cercare un giocatore con caratteristiche differenti rispetto a Federici.
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