giovedì 29 ottobre 2020

10/04/2004, Sassuolo - Ivrea 0-1: si avvicina lo spettro della retrocessione diretta, decisivo lo scontro diretto del 2 maggio

PRE-PARTITA - L'Ivrea dell'ex tecnico canarino Gaudenzi, che oggi i neroverdi ospitano al Ricci, è un avversario tutto sommato tranquillo, che ha già raggiunto un salvezza tranquilla e che difficilmente potrà agguantare il treno playoff. Sassuolo che deve fare ancora i conti con le assenze, ma che ha l'obbligo di mettercela tutta per portare a casa il risultato (manca ancora la vittoria interna nel girone di ritorno).

LA FORMAZIONE - Diverse le defezioni con cui deve fare i conti mister Bergodi: sul fronte infortuni, Santunione e Bonaldo vanno a fare compagnia al lungodegente Lo Pinto. Il difensore neroverde ha infatti accusato un lieve problema muscolare che lo ha costretto a saltare alcuni allenamenti in settimana e dovrebbe recuperare per la prossima settimana. Assente, invece, per squalifica il centrale BernardiniDifesa obbligata, quindi, per i neroverdi, con Ruopolo e Montipò come centrali e Ardenghi a destra, con Tondo sulla corsia mancina. Per il resto tutti a disposizione, con ballottaggio a centrocampo (visto il rientro contestuale di Baresi e Malpeli dopo la squalifica) e in attacco, con Landini che scalpita per avere spazio, Federici e Tedeschi permettendo.

QUI IVREA - Ivrea che si sta comportando molto bene per essere una matricola. Ora è a quota 39 in compagnia di Pro-Sesto e Biellese, a 7 punti sia dai play-off che dai play-out. Molto equilibrato il comportamento dei ragazzi di Gianluca Gaudenzi fuori casa: tre successi (a Palazzolo, Vercelli e Sesto), 7 pareggi e 4 sconfitte (a Cremona, Biella, Mantova e Monza). Equilibrio anche fra reti fatte e subite: 29 e 30. Marcatore principe è lo slavo Zubin con 10 centri. Assente oggi per squalifica il centrocampista 30enne ex canarino Andrea Zucco.

PRECEDENTILa gara d'andata, la prima in assoluto fra le due società, si era messa bene per i sassolesi che andavano in vantaggio con Baresi al 41°. Poi Zubin al 64° e Fietta al 76° davano i tre punti ai locali.

IL TABELLINO




LA CRONACA

Le cose si mettono male per il Sassuolo: la sconfitta casalinga maturata quest'oggi contro un'Ivrea che non ha più nulla da chiedere al proprio campionato, ed il concomitante successo esterno del Palazzolo a Biella, fanno sì che i bresciani si portino a sole due lunghezze dai neroverdi, che ora rischiano concretamente la retrocessione diretta. A complicare le cose, domenica prossima al Ricci arriverà il lanciatissimo Südtirol. Per la cronaca, ora è ufficiale, la matematica condanna il Sassuolo ai playout, ma questi rischiano addirittura di essere soffiati in extremis dal Palazzolo… Decisivo, a questo punto, lo scontro diretto in programma il 2 maggio, ma non ci sono scuse, bisogna dare tutto nelle ultime 4 giornate. Uovo di pasqua amaro per il Sassuolo. 

Il dato preoccupante del match odierno, oltre al risultato, è però il seguente: un solo tiro in porta in 95 minuti, gioco caotico e senza la necessaria determinazione. Gioco assente (solo lunghi lanci e qualche assalto isolato), atleti in condizioni di forma non eccellente che danno la sensazione di non credere nei propri mezzi, incapacità cronica di fare risultato quando è necessario, a fronte di gare dignitose quando non c'è nulla da perdere.

- La cronaca è davvero scarna. Prima del gol che decide la gara non capita praticamente nulla, se si eccettua una cintura di Motta ai danni di Federici sul cerchio del centrocampo, con il centravanti del Sassuolo che si stava lanciando in contropiede.
- 22° - La rete ospite: Scazzola imbecca a sinistra Murante che non viene attaccato da Ardenghi e fa partire uno spiovente che supera Montipò e Ruopolo per finire preda di Zubin. Colpo di testa e Giaroli è battuto (0-1). 
- 32° - La reazione del Sassuolo con l'unica pallagol della partita: Federici difende palla e serve all'indietro l'accorrente Baresi, gran tiro dai 20 metri e Mordenti si allunga per deviare. 
- 45° - Federici ci prova dalla distanza su punizione, Mordenti fa buona guardia.
- 52° - Ad inizio ripresa è Gilioli a provare a seminare il panico nell'area piemontese. La sua conclusione è però fiacca. 
- I cambi di Bergodi non sortiscono effetti, Tedeschi rileva uno spento Landini, Clara lascia spazio a Morello (che almeno ci mette un po' di grinta) e Sgambati entra per Tondo. 
- 90° - Ci prova Morello, ma il suo tiro è deviato in corner, poi la gara finisce.

POST- PARTITA La società, a quanto pare, non ha intenzione di mettere in discussione l'operato di Bergodi, ma qualcosa va fatto, se non si vuole retrocedere tra l'indifferenza della città e una società perennemente alla ricerca di una organizzazione. Anche ieri pochissimi tifosi al Ricci per assistere all'ennesima sconfitta interna del Sassuolo. Solo lo sparuto manipolo del "Cuore Neroverde" a sostenere i ragazzi di Bergodi. Se la dirigenza pensa che per salvare il Sassuolo serve una scossa che possa far dare ai giocatori tutto quello che possono è bene che la scossa arrivi subito, se invece la fiducia in Bergodi è piena, la società stia vicina a tecnico e squadra per tentare di conquistare la permanenza in C2. La gara di ieri è stata lo specchio di una stagione orribileIeri, tra l'altro, anche i dirigenti erano pochi e hanno preferito chi uscire prima della fine della gara, chi seguire il match dagli spogliatoi, chi andarsene col viso scuro appena terminato l'incontro. Solo Mauro Borghi, a fine gara, si è intrattenuto a lungo con Bergodi, chiedendo spiegazioni per la prova preoccupante del Sassuolo. Sassuolo che, nel finale della gara, ha dato la sensazione di non credere nemmeno nel pareggio. Ora mancano 4 gare prima della fine della stagione. Domenica prossima al Ricci arriva il lanciato Südtirol, poi la trasferta di Legnano (contro una squadra che sta cercando di evitare i play out) e in seguito lo scontro diretto contro il Palazzolo in casa. Probabilmente sarà quella la gara decisiva per decretare l'ultimo posto.

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