giovedì 7 maggio 2020

05/10/2003, Sassuolo - Pro Vercelli 0-0: i neroverdi non sanno vincere

PRE-PARTITA - 
Il Sassuolo è a caccia della prima vittoria del campionato. Oggi i neroverdi hanno sfidato allo stadio Ricci la blasonata Pro Vercelli. Il Sassuolo recupera Landini, che andrà inizialmente in panchina, mentre è all'esordio il neo-acquisto Bonaldo. Indisponibili Ardenghi, Lo Pinto e Morello. Oggi è dunque previsto il debutto dal primo minuto per il nuovo difensore Bonaldo (la scorsa stagione nel Thiene) con Ruopolo inizialmente dirottato in panchina.
E' questa l'unica novità di formazione per il Sassuolo che, col recuperato Landini pronto ad entrare nel corso del match, sfida una Pro Vercelli al gran completo, eccezion fatta per il difensore Turi, comunque fermo da tempo: «Oggi cerchiamo la vittoria della svolta - attacca mister Balugani - Ce la meriteremmo visto quel che abbiamo subito e sopportato in queste prime cinque giornate. Non è per piangersi addosso, sono dati di fatto: abbiamo colpito tre pali e una traversa, ci siamo fatti due autogol incredibili e i portieri avversari contro di noi sono sempre i migliori in campo. Dentro di noi abbiamo una grande carica agonistica, speriamo di poterla esprimere in campo conquistando i tre punti e dando finalmente un calcio alla malasorte che ci ha accompagnato sinora. E' davvero l'ora di voltare pagina».

La Pro Vercelli si preannuncia come un cliente scomodo: «Di sicuro ci attende una partita difficile - continua Balugani - ne siamo consapevoli ma molto dipenderà da noi. Vogliamo assolutamente questa vittoria per risistemare la classifica e consentire ai nostri infortunati (Lo Pinto e Morello) di recuperare con calma e senza fardelli psicologici».
La Pro Vercelli, nobile decaduta del calcio italiano che nel suo palmarès vanta sette scudetti conquistati agli albori del calcio, è guidata dal tecnico Felice Secondini ed ha nel centrocampista Daniele Moretti (trentaduenne ex Piacenza, Pescara, Siena e Castel di Sangro) l'uomo faro.

IL TABELLINO


LA CRONACA
Il Sassuolo doveva per forza vincerla, la sfida casalinga contro la Pro Vercelli. Eppure, alla fine, anche il pareggio non è un risultato da disprezzare. Il palo clamoroso centrato nei minuti di recupero da Moretti, unito ad un altro palo di Fummo, con il corollario della cronica sterilità offensiva, potevano trasformare il pomeriggio dei neroverdi in un incubo dal quale sarebbe stata dura riaversi. Ora, a Savona, sarà già sfida salvezza.
Sofferenza: è questo la parola che ormai da anni accompagna i campionati del Sassuolo. E anche ieri, al Ricci, il copione è stato rispettato alla perfezione: partita caratterizzata dall'ormai proverbiale sterilità offensiva e nella quale gli avversari, nella fattispecie una Pro Vercelli arrivata in Emilia carica di remoti trionfi e di attuali difficoltà difensive, è anche andata vicino al colpaccio. Troppe difficoltà in fase di costruzione di gioco, per i neroverdi, fra i quali si sente eccome l'assenza di Lo Pinto; e quando, poi, qualche occasione si riesce a confezionare, ecco che manca sempre la zampata al momento giusto. Parlare di crisi dopo sei giornate, sarà forse eccessivo, ma di certo occorre al più presto una vittoria per rimettersi in carreggiata. L'occasione potrebbe arrivare già domenica prossima a Savona, contro una squadra inchiodata a quota uno
Balugani si affida ad una squadra imperniata su una classica difesa a quattro, con il nuovo arrivato Bonaldo e Tondo a presidiare le fasce laterali e Montipò e Bernardini centrali. A centrocampo, Malpeli e Baresi fanno legna in mezzo e Gilioli e Pezzoli presidiano con alterna fortuna le ali. In avanti, Federici predica nel deserto, con Sgambati a galleggiare fra le linee senza incidere più di tanto. 

- - Con un tiro troppo centrale da parte di Federici, il Sassuolo va vicino al gol. 
-12° - Cross basso di Tondo dalla sinistra e Sgambati non trova il pallone da due passi. 
- 16° - Ci prova Gilioli al volo, ma Cima controlla senza affanni. 
- 27° - La Pro Vercelli esce dal guscio e sono subito dolori: Tozzi Borsoi riceve palla sulla destra e tira, sulla traiettoria c'è Montipò, che devia; ci vuole un gran balzo di Giaroli per cavare la sfera dall'angolino basso. 
- Balugani, in questo periodo, tenta anche la carta dell'inversione degli esterni di centrocampo, presto imitato dal collega, ma il risultato non cambia. 
- Il tempo si chiude con con un tiro al volo di Malpeli, sugli sviluppi di una punizione dal limite, respinto con il corpo da Merlin. 
- 49° - In avvio di ripresa, i neroverdi paiono più tonici: Gilioli si libera sulla sinistra, mettendo in mezzo un cross basso sul quale ancora Sgambati non trova il pallone. 
- 51° - Stessa azione ma ad interpreti cambiati: cross al centro di Tondo per Federici e provvidenziale anticipo di Gorrini. 
- 55° - Arriva la replica degli ospiti con una pallagol colossale: Fummo brucia Bonaldo e tira, Giaroli devia miracolosamente sul palo, con palla che danza sulla linea, fino al recupero del portiere. 
- La partita, a questo punto inizia lentamente a spegnersi e nemmeno l'ingresso di Landini, in evidente ritardo di preparazione, porta peso alle offensive sassolesi. 
- Nei minuti di recupero, poi, per poco non arriva la beffa, quando Moretti, appena fuori dall'area, scarica un sinistro terrificante, che si schianta sul palo a Giaroli battuto. 
- Ora, per il Sassuolo, diventa fondamentale la partita di Savona, sperando, nel frattempo, di recuperare qualche titolare attualmente ai box per infortunio.

POST PARTITA
Rispetto ad altre occasioni, stavolta c'è meno spazio per le recriminazioni in casa neroverde. Il pari a rete bianche (si tratta del terzo 0-0 su tre gare casalinghe disputate dal Sassuolo) non fa certo gridare allo scandalo: «La differenza rispetto alle altre partite è che stavolta - racconta nel dopo partita il trainer del Sassuolo Balugani- i nostri avversari hanno avuto due palle gol molto pericolose nel secondo tempo. Noi, come al solito, non siamo riusciti a sfruttare le occasioni costruite».
Pareggio sostanzialmente giusto, quindi, secondo l'allenatore neroverde, che non nasconde le pecche della sua squadra: «La gara è stata molto combattuta ed equilibrata. Certo, rimane il fatto che facciamo fatica a fare gol. Sappiamo che dobbiamo e possiamo migliorare in fase realizzativa».
In particolare, in avanti, sembra si sia sentita l'assenza di Landini. Così il tecnico sull'argomento: «Gioca chi sta meglio e Sgambati stava sicuramente meglio di Landini. Landini poteva disputare un quarto d'ora, come ha fatto, non potevo certo rischiarlo dal primo minuto. Sappiamo che abbiamo delle assenze importanti, ma dobbiamo andare avanti lo stesso».
Sul secondo tempo in calando dei suoi uomini Balugani ha le idee chiare: «Non è un problema di condizione fisica. A centrocampo puntavamo tutto sull'agonismo e sulla corsa ed è normale che se sei costretto a recuperare il pallone e a rilanciare l'azione esci dal campo affaticato. Dobbiamo essere più bravi a far girare il pallone. La palla, a differenza dei giocatori, non suda».
Due battute d'obbligo anche sul nuovo acquisto Bonaldo, che contro la Pro Vercelli ha esordito al Ricci: «Ha fatto la sua parte. Si è comportato bene, soprattutto nel primo tempo, quando era fresco e lucido».

Non sembra preoccupato Daniele Federici. L'attaccante, ieri a secco ma finora unico marcatore con due reti per i neroverdi, analizza cosi il momento negativo della squadra: «Non riusciamo a buttarla dentro. Nella ripresa abbiamo faticato più del solito, ma quando riusciamo a giocare palla a terra siamo molto pericolosi. Anche oggi dagli esterni sono arrivati ottimi palloni in mezzo ma siamo stati sfortunati. Sono fiducioso: stiamo lavorando bene e siamo un buon gruppo. La classifica non lo dice ma possiamo giocarcela alla pari con tutte e non ci sentiamo inferiori a nessuno».

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