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Sassuolo in emergenza, dunque, con ben 5 fra titolari e immediati rincalzi costretti al forfait. Per il suo esordio casalingo, mister Bergodi dovrà infatti rinunciare agli squalificati Ardenghi e Morello, oltre agli infortunati Landini, Pezzoli e Gilioli.
Formazione quindi in alto mare, con decisioni che il tecnico si è detto disposto a prendere soltanto all'ultimo momento. Bergodi non vuole nemmeno sentire parlare di partita decisiva: importantissima si, ma poi ci sarà ancora tempo per rimediare anche in caso di inauspicabili scivoloni odierni.
Certo che questo pomeriggio, di fronte alla squadra guidata da Pierluigi Casiraghi, con lui alla Lazio di Zeman per quattro stagioni (a metà degli anni '90) un successo sarebbe il trampolino di lancio per le prossime gare, anch'esse, sempre sulla carta certamente abbordabili.
Il Legnano, partito piuttosto bene, è ora invece invischiato nella zona pericolosa con 12 punti, frutto di 3 vittorie (2 in casa e una conquistata a Biella) e di 4 pareggi equamente distribuiti.
PRECEDENTI - Per quanto riguarda i precedenti del Ricci, tutti e quattro in C2, i neroverdi hanno perso una volta, pareggiato una volta e vinto due (l'ultimo successo risale al 12 novembre 2000 e fu un 1-0 firmato da una prodezza di Cantoni).
IL TABELLINO
LA CRONACA - Sono le 16:22 quando il signor Iannello di Genova fischia per tre volte. Sassuolo - Legnano è finita e per i neroverdi è la fine di un incubo. Il Sassuolo torna al successo dopo una astinenza di oltre 8 mesi (30 marzo a Brescello) e in casa dopo il successo sull'Imolese del 2 marzo (ironia della sorte, sulla panchina romagnola era seduto Bergodi). Un successo di importanza capitale che consente ai neroverdi di lasciare l'ultimo posto.
Una vittoria che ha il gusto dolce e intenso della liberazione. Il Sassuolo batte il Legnano col minimo scarto, supera in classifica il Palazzolo (che domenica andrà a sfidare a domicilio) e per la prima volta assapora i tre punti in questa stagione. L'esordio di Bergodi al Ricci (dopo le due sconfitte in trasferta) coincide con la prima vittoria, una vittoria sofferta ma meritata, contro un modesto Legnano. E' infatti bene evitare facili entusiasmi e lasciare le illusioni ben riposte nel cassetto: il Sassuolo ha dimostrato di saper soffrire e di avere voglia di uscire dal tunnel, ma i limiti della squadra restano evidenti e occorrerà comunque operare in sede di mercato per offrire al nuovo tecnico un organico di qualità superiore. Ieri, dopo un tempo assai modesto senza occasioni da rete dall'una e dall'altra parte, il Sassuolo ha avuto il grande merito di crederci, disputando un quarto d'ora di buon livello che è sfociato nel bel gol di Baresi. Nel finale, poi, la squadra ha chiuso con intelligenza gli spazi a un Legnano confuso, sottoposto a una feroce contestazione dai propri tifosi a fine gara.
Bergodi mescola le carte e pesca dal mazzo Santunione alto a destra (per surrogare lo squalificato Morello) e Sgambati in attacco, in luogo di Tedeschi. Rientra Tondo dal primo minuto, mentre in porta viene confermato Giaroli, con Siringo in panchina per onor di firma. Casiraghi risponde con la coppia offensiva Torino - Chigou, con il giovane camerunense vivace ma poco preciso e l'ex messinese ombra del bomber che fu.
- Il primo tempo è da festival dello sbadiglio: il Sassuolo confeziona due cross pericolosi (con Tondo e Lo Pinto) su cui Federici viene anticipato, il Legnano una "telefonata" di Papini a Giaroli. Nulla di più nei primi 45 minuti.
- La ripresa, e non poteva non esserlo, è più vivace. - 49° - Il Legnano prova a pungere in apertura: Chigou sbaglia mira dal limite sull'attacco di Montipò.
- 55° - Il Sassuolo c'è e cresce: Baresi da destra fa partire un diagonale insidioso che è largo di pochissimo. Poi entra Tedeschi a rilevare uno spento Sgambati e si dimostra subito pericoloso.
- 58° - Conclusione di Santunione, sempre spostato a destra: Malatesta si rifugia in angolo.
- 62° - Ancora Sassuolo pericoloso: Federici chiama il portiere ospite alla parata.
- 65° - Chigou scalda le mani a Giaroli.
- 67° - I neroverdi spingono e trovano il sospirato vantaggio: Federici lavora un ottimo pallone a sinistra e mette al centro; la difesa ospite è sbilanciata e Baresi incorna a colpo sicuro, Malatesta è bravissimo a respingere d'istinto, ma la palla carambola ancora nella zona di Baresi che di sinistro insacca nell'angolino (1-0).
- Il Legnano si scuote e cerca il pari, ma il Sassuolo fa buona guardia in difesa e sfiora il raddoppio con Federici, Tedeschi e Ruopolo.
- 85° - Ultima occasione per Scapolo, ma Giaroli chiude in corner e nei minuti di recupero il Sassuolo non rischia più.
- Il primo successo, tanto sospirato, è finalmente realtà e al triplice fischio di chiusura si festeggia a centrocampo. Che sia la gara della svolta?
POST-PARTITA - Esordio casalingo per lui e prima vittoria per i neroverdi. Un ringalluzzito Bergodi - «E' una vittoria bella e importante» - trova il modo anche per polemizzare con i titoli dei giornali.
Un clima così disteso nel dopo gara il Sassuolo non lo viveva ormai da tempo immemorabile. E il tecnico dei neroverdi Cristiano Bergodi è consapevole che la vittoria sul Legnano, classifica a parte, avrà effetti benefici soprattutto sul morale della truppa e di tutto l'ambiente: «In questo momento non è tanto la penultima posizione che ci interessa. Questa vittoria è fondamentale per il morale: il mio plauso e il mio ringraziamento vanno a tutti i giocatori. Abbiamo disputato una grande partita e questi sono tre punti importanti e meritati». Tutto vero, anche se nei primi 45 minuti i neroverdi non hanno certo surclassato gli ospiti: «Non è vero che nel primo tempo la squadra ha giocato male. Il Legnano è una squadra rognosa, difficile da affrontare: con questo campo, poi, la manovra era molto problematica. Nel secondo tempo abbiamo fatto noi la partita, mettendo in campo determinazione, cuore e carattere». Il trainer romano spiega cosi l'esclusione a sorpresa dall'undici iniziale di Tedeschi a beneficio di Sgambati: «Volevo cambiare qualcosa dal punto di vista tattico. Federici e Tedeschi sono giocatori quasi uguali. Sgambati ha fatto qualcosa di buono, anche se era diverso tempo che non giocava. Tedeschi ha fatto una grande partita e mi è sembrato in crescita. E' importante che, chi sale dalla panchina, possa dare il proprio contributo. La sostituzione di Lo Pinto? Niente di strano, mi è sembrato molto stanco». Anche la disposizione tattica iniziale presentava qualche novità: «Abbiamo provato una sorta di 4-3-3. Voglio una squadra che faccia la partita e che abbia un buon atteggiamento offensivo». Alquanto soddisfatto, il tecnico va oltre e si toglie qualche sassolino dalle scarpe. Obiettivo: la stampa locale: «Qualcuno ha parlato di ultima spiaggia. Al massimo poteva trattarsi di ultima spiaggia per me, non per i giocatori: la squadra deve stare tranquilla, questo gruppo in campo dà sempre il massimo. Non voglio fare polemica con la stampa - dice correggendo il tiro - ho giocato in una piazza come Roma e so come vanno queste cose». Mettiamola cosi: nel giorno della prima vittoria in campionato ci sta tutto e di più... «La partita di Palazzolo è importante - continua Bergodi - ma non decisiva. In questo momento ci godiamo questa bella vittoria, che è il giusto premio per il lavoro fatto fino ad oggi. Il mercato? Non stravolgeremo la squadra, questo è un gruppo importante che ha le qualità per salvarsi».
Domenica prossima il Sassuolo sarà impegnato sul campo dell'ultima in classifica, superata proprio ieri dai neroverdi. A Palazzolo, nel bresciano, i neroverdi dovranno cercare di dare continuità alla rincorsa, per cogliere due obiettivi: lasciare sul fondo gli avversari e cercare di accorciare le distanze dalla zona salvezza (attualmente a -6). Nella gara di Palazzolo torneranno a disposizione di Bergodi sia Morello che Ardenghi (che hanno scontato la squalifica), mentre Landini e Gilioli sono alle prese con infortuni che permetteranno ai due di rientrare solo dopo la sosta natalizia, per l'ultima di andata con la Biellese.
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| Luciano Clara |
Sul versante del mercato è da rilevare come si stia allenando con il Sassuolo un atleta di proprietà dell'Imolese (l'ex squadra di Bergodi): si tratta di Luciano Clara, ala destra classe ‘76 con un passato a Trento prima di arrivare in Romagna. Clara potrebbe arrivare a rinforzare la rosa del Sassuolo, ma fino a gennaio le liste non si riapriranno e quindi il giocatore non potrà essere tesserato.

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